C’è anche una suora fra le tre maestre arrestate in provincia di Piacenza dai carabinieri per maltrattamenti sui loro alunni della scuola d’infanziatele: sono state poste ai domiciliari su ordinanza di custodia emessa dal gip al termine delle indagini svolte dai carabinieri della stazione di San Giorgio Piacentino. Invece, l’istituto, privato, è stato chiuso. L’indagine, coordinata dalla Procura piacentina, si è avvalsa anche di telecamere nascoste per documentare i presunti maltrattamenti.
Si tratta, ricorda l’agenzia Ansa, della terza vicenda di questo genere che accade nel territorio piacentino nel giro di poco più di un anno.
Le indagini durate alcune settimane, e durante le quali sono state installate telecamere nascoste per documentare i presunti maltrattamenti, da parte delle tre maestre indagate, avvenuti all’interno dell’istituto, nel comune di Podenzano.
A rivolgersi ai carabinieri sono stati alcuni genitori, pare dopo alcuni episodi sospetti riferiti dai figli.
Le famiglie avrebbero ascoltato i racconti dei ragazzini e le confidenze del loro disagio dovuto agli atteggiamenti aggressivi delle insegnanti.
Da quello che si apprende ad incastrare le insegnanti, suora compresa, sarebbero state le immagini registrate dalle telecamere nascoste, dalle quale si evincono i maltrattamenti.
“Per noi la videosorveglianza nelle strutture che ospitano i più deboli è una tutela fondamentale, a garanzia dei diritti di minori, anziani e persone con disabilità e dei tanti operatori che lavorano con onestà, professionalità e competenza”, ha affermato Lucia Borgonzoni, senatrice della Lega e candidata alle elezioni regionali dell’Emilia-Romagna.
“Sono rimasto esterrefatto e incredulo, mai più immaginavo una cosa del genere sul nostro territorio. Ci sono delle indagini in corso, mi auguro che accertino che non è successo niente di grave a danno dei bambini” ha commentato Alessandro Piva, sindaco di Podenzano, parlando della vicenda che coinvolgerebbe l’istituto privato.
Nel decreto dello Sblocca Cantieri è stato previsto proprio un fondo ad hoc, caldeggiato dall’ex vicepremier leghista Matteo Salvini, per l’installazione di telecamere a circuito chiuso negli asili nido, nelle scuole dell’infanzia e nelle strutture per anziani proprio per garantire una maggiore tutela nei confronti dei soggetti più deboli e prevenire tutti quei fenomeni di violenza e maltrattamenti.
Le registrazioni, fattibili dopo eventuale denuncia, sono visionabili solo dalle forze dell’ordine.
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