La trattativa sull’insegnante tutor è ad un punto critico: giovedì 23 settembre il Ministro incontrerà personalmente i sindacati; l’annuncio è stato dato dall’Aran nella giornata di venerdì 17.
Tiepido e ironico il commento di Cgil-FLC ("Certo è che, di fronte ad una formale convocazione, non si declina l’invito a partecipare, non fosse altro che per curiosità") che lascia però intendere che l’interesse a chiudere la trattativa non è decisamente alto.
D’altronde Cgil resta ferma sulle proprie posizioni: le scuole non possono decidere nulla sul docente tutor fino a quando, dal tavolo della trattativa nazionale, non arriveranno le "ulteriori indicazioni e precisazioni" che il Ministro stesso, nel diramare la circolare n. 29, si era impegnata ad emanare.
Curiosamente però Cgil non dà notizia di una anticipazione fatta dall’Aran sulle intenzioni dell’Amministrazione; notizia che, invece, viene messa in evidenza da tutte le altre organizzazioni sindacali.
Stando alle affermazioni dell’Aran l’Amministrazione potrebbe accettare, come si legge nel comunicato della Cisl, "la possibilità di conferire, per il corrente anno scolastico, carattere sperimentale alle scelte organizzative e didattiche delle scuole".
Molto simili sono la versione dello Snals che parla di una ipotesi di "applicazione meno rigida della riforma" e di "anno di transizione e di adattamento sperimentale delle scuole agli elementi innovativi" previsti dalla legge di riforma.
La UilScuola accenna al fatto che l’Aran ha dato notizia sulla "disponibilità del Ministero a trattare l’introduzione della funzione tutoriale in un quadro di gradualità e flessibilità", mentre la Gilda sottolinea come l’Aran "abbia posto l’accento sul carattere sperimentale della funzione tutoriale che, nella fase attuale, verrebbe lasciata all’autonoma determinazione delle singole scuole, superando le indicazioni dell’atto di indirizzo che ne prevedeva uno per classe".
A questo punto è davvero possibile che l’incontro del 23 determini una svolta decisiva in tutta la vicenda. A leggere con attenzione i diversi comunicati si intuisce che i sindacati (anche se non tutti, per la verità) potrebbero accettare una soluzione che demandi alle singole scuole ogni scelta di carattere organizzativo riservando alla contrattazione nazionale le decisioni in merito alla parte economica.
Se questo sarà il percorso, è probabile che l’accordo venga trovato in tempi rapidi, magari anche nei prossimi 15 giorni.
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