Quando il corpo umano, con minimo impegno dei meccanismi di termoregolazione, non prova sensazione di freddo o di caldo, l’individuo viene a trovarsi in uno stato di soddisfazione nei confronti dell’ambiente detto “benessere termico“.
Tale condizione ottimale si verifica solo se i parametri ambientali temperatura, umidità relativa e velocità dell’aria sono opportunamente graduati. La ventilazione, può influenzare i parametri microclimatici e svolge un ruolo importante nel processo di termoregolazione del corpo umano e nel garantire situazioni di comfort ambientale.
Benessere microclimatico e comfort ambientale si riferiscono alla condizione ambientale in cui l’aria interna è percepita come ottimale dalla maggior parte degli occupanti (nella scuola studenti e insegnanti) dal punto di vista delle proprietà sia fisiche (temperatura, umidità, ventilazione) che chimiche (aria “pulita” o “fresca”).
Nella seguente tabella si riportano le condizioni microclimatiche ottimali per un aula scolastica:
Condizioni microclimatiche ottimali | |||
Stagione | Temperatura dell’aria (T) | Umidità Relativa(UR) | Velocità dell’aria(V) |
Inverno | 19-22°C | 40-50% | 0,01- 0,1 m/s |
Estate | 24-26°C | 50-60% | 0,1-0,2 m/s |
Dal punto di vista operativo le metodologie da utilizzare sono ben sintetizzate nelle seguenti norme tecniche:
- UNI EN ISO 7726 (1995) che specifica i metodi per la misura delle grandezze fisiche che influenzano le sensazioni termiche.
- UNI EN ISO 7730 (settembre 1997) che specifica i metodi per la previsione della sensazione termica percepita da un essere umano all’interno degli ambienti confinati di tipo “moderato” (sono esclusi gli ambienti cosiddetti “estremi” nei quali sono possibili sollecitazioni termiche nocive: stress termico, disidratazione, ecc.).