La rivista online La Scuola Oggi ha organizzato un dibattito pubblico sul tema “Aggressioni in Cattedra: Cause e Soluzioni per una Scuola più Sicura” che si è tenuto oggi, 22 Novembre, a Roma. Il tema centrale dell’evento è stato l’aumento delle aggressioni agli insegnanti.
Tra i presenti anche il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Vito Carlo Castellana, che ha detto: “C’è stato un cambiamento enorme in questi anni, la rivoluzione di Internet ha cambiato il mondo, ci ha reso una società più veloce, a prova di click”.
Il problema sono i cattivi modelli proposti dai social? Ecco le sue parole: “Oggi non c’è più il modello di scuola come ascensore sociale e gli insegnanti sono i primi ad accusarne le conseguenze. Ultimamente una tiktoker in un’intervista radiofonica, ha detto di non aver bisogno di studiare perché bella, questi sono i messaggi che arrivano ai nostri ragazzi?”.
Il riferimento è chiaro: le parole sono quelle di un’influencer, che tempo fa ha detto queste esatte parole, forse per provocare o forse no: “Io non ho bisogno di studiare perché una bella ragazza nella vita non ha bisogno di questo, ce la fa comunque. La laurea è una perdita di tempo. Poi se sei brutta non hai bisogno di studiare”
“La scuola – ha aggiunto Castellana – deve preparare i cittadini del domani e invece ultimamente è legata sempre di più alla burocrazia. Nessuno di noi ha una ricetta per eliminare questo neo ma la scuola qualcosa può fare, prima di tutto permette all’insegnante di tornare a fare l’insegnante, non lo psicologo o l’assistente sociale dell’alunno. Infine dobbiamo trovare un’alleanza con le dirigenze scolastiche, che devono difendere i docenti in difficoltà”, ha concluso.
Ora, al di là della provocazione di questo personaggio, bisogna riflettere: sono questi i modelli dei giovanissimi, che magari non riescono a comprendere se in queste frasi ci sia sarcasmo o meno? Quanti, ascoltando parole del genere, finiscono per convincersi di queste cose?
In quest’epoca sembra che i modelli di vita più ammirati siano persone ricchissime, che sfoggiano lusso, bella vita, soldi facili a palate.
Una docente, con molta amarezza, qualche mese fa si è rivolta alla giornalista e blogger Selvaggia Lucarelli, a cui ha scritto uno sfogo, da lei pubblicato nelle storie Instagram. Ecco le sue parole: “Non c’è un ragazzino che non abbia l’ossessione del telefono e di come fare soldi sui social. Ogni volta che chiedo ‘cosa volete fare da grandi?’ le risposte più comuni sono: influencer, star di TikTok, Onlyfans; è un fenomeno sociale molto grave”.
“Mi chiedo: quando avremo bisogno di medici, veterinari, contabili, agricoltori, come faremo? Allora sì che meritiamo l’intelligenza artificiale, perché qui negli umani di intelligente non sta rimanendo più nulla”, ha concluso l’insegnante.
La social media strategist, docente e giornalista Serena Mazzini ha dato voce qualche settimana fa, su Instagram, ad alcuni genitori praticamente disperati per la “piega” che hanno preso i loro figli, spesso molto piccoli, intontiti dalla “bella vita” condotta da alcuni influencer in evidenza sui social.
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