L’istruzione dell’obbligo, in cui rientra anche il settore della scuola secondaria di I grado, non ammette alcun tipo di selezione, specialmente se impostata su atti o comportamenti di segno discriminatorio, di origine razziale, o sessuale, o religiosa o di altra natura. Neppure sulla base di presunti criteri “oggettivi, scientifici, tecnici” di sorta.
Mi pare che si tratti di scelte in aperta contraddizione rispetto al diritto costituzionale allo studio e all’istruzione. Ed è altresì il caso di cori musicali da cui vengano esclusi gli alunni solo perché la loro voce non sia “intonata”, cioè inadatta allo scopo.
Ancora più grave, mi pare, il caso di selezioni “tecniche” che estromettano i bambini e i ragazzi da esperienze artistico-musicali che dovrebbe rivestire una funzione altamente educativa, socializzante ed estetico-ricreativa, quali la creazione di un coro di voci.
Lucio Garofalo
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