Una terza stagione di didattica a distanza rischierebbe di lasciare 11 milioni di bambine e ragazze nel mondo senza istruzione. L’allarme lanciato dall’Unesco e dalla Varkey Foundation attraverso una lettera in cui vengono segnalati gli aspetti critici derivanti dalla pandemia. In particolare le ragazze si trovano in una posizione di svantaggio per colpa della disparità nel loro accesso alla tecnologia e nelle competenze digitali necessarie per utilizzarla.
Sono gli uomini infatti ad utilizzare maggiormente Internet in tutti i territori del mondo. Le donne diversamente, hanno il 7 % in meno degli uomini di possedere un telefono cellulare e il 15% in meno di utilizzo di Internet mobile. La lettera è firmata da venti personalità dell’education globale e si evidenzia la minaccia di invertire decenni di progressi conquistati nell’istruzione delle ragazze con 180 milioni di iscrizioni in più nelle scuole dal 1995.
Una questione che è emersa nel forum “Building the bandwith” mentre un altro allarme lanciato dall’Unesco è quello riguardante gli aiuti esterni all’istruzione che potrebbero diminuire di 2 miliardi di dollari rispetto al 2020.
A firmare la lettera anche gli italiani Carlo Mazzone (docente, finalista del Global Teacher Prize) e Stefania Giannini (vicedirettrice generale dell’Unesco ed ex ministra dell’istruzione).
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