Annuncio a sorpresa da parte di Luigi Di Maio, vice premier e ministro del Lavoro. A margine dell’iniziativa di presentazione del reddito di cittadinanza, l’esponente del M5S annuncia che Lino Banfi farà parte della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco (acronimo che sta per United Nations educational, scientific and cultural organization, ovvero l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura).
Cosa è la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco
Istituita nel 1950, la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco è nata per favorire la
promozione, il collegamento, l’informazione, la consultazione e l’esecuzione dei programmi Unesco in Italia. L’attuale presidente è Franco Bernabé.
La commissione opera attraverso due organi, che sono il Consiglio direttivo e l’Assemblea. E proprio dell’Assemblea, come membro indicato dal ministero dello sviluppo economico,
accanto a Pupi Avati e al prof. Francesco Buranelli, entrerà a far parte Lino Banfi, che prende il posto di Folco Quilici, morto nel febbraio del 2018.
Del Direttivo fanno parte il segretario generale, che attualmente è il ministro plenipotenziario Enrico Vincenti e il rappresentante permanente dell’Italia presso l’Unesco, che è l’ambasciatore Massimo Riccardo.
A questi si aggiungono il direttore generale per la promozione del sistema Paese del ministero degli Esteri, Vincenzo de Luca, il direttore generale per la Cooperazione allo sviluppo Giorgio Marrapodi e Anna Barbarito per la Presidenza del Consiglio, nonché una serie di rappresentanti dei ministeri, che al momento sono: Francesca Manno, Carmela Palumbo, Marco Mancini, Francesco Buranelli, Giovanni Panebianco, Pierluigi Petrillo.
Le parole di Di Maio e Banfi
“Ne approfittiamo per dare una notizia all’Italia che a me riempie di orgoglio: abbiamo individuato Lino Banfi perché rappresenti l’Italia nella commissione italiana per l’Unesco. Abbiamo fatto Lino Banfi patrimonio dell’Unesco”.
L’attore prende la parola sul palco e afferma: “Quando mi hanno detto di volermi investire di questo incarico, mi sono chiesto ‘che c’entro io con la cultura’. Poi ho scoperto che questa carica è bellissima. Le istituzioni sono fatte con persone laureate, io invece voglio portare un sorriso ovunque, anche nei posti più semplici. Il mio sogno è vedere le persone che sorridono anche quando fanno politica”.
Poi riferendosi a Di Maio, Banfi racconta: “Questo ‘raghezzo’, è bene che si sappia, mi volle conoscere già prima delle elezioni. Mi si presentò il giorno del mio compleanno a luglio, in una orecchietteria con un mazzetto di fiori. Potrebbe essere mio nipote come età, ma lui quando parla da solo ha 32 anni, quando parla con Conte e Salvini sembra ne abbia 55, e non ho capito perché lo fa”. Po si fa più serio: A me Di Maio disse ‘non me ne frega niente per chi voti, ma io ti devo questo tributo, perché hai fatto sorridere tre generazioni'”.
Banfi e Giannini all’Unesco
Dunque un altro rappresentante di spicco per l’Italia all’Unesco. Lo scorso 30 marzo Stefania Giannini, ex ministro dell’Istruzione, è stata nominata Assistant Director General per l’Educazione della nota organizzazione.