L’ultimo documento Unesco, elaborato dalla Vice Direttrice Generale con delega per l’Educazione, Stefania Giannini, titola: Intelligenza Artificiale generativa e il futuro dell’educazione e si intrattiene sulle nuove sfide ai processi di insegnamento e apprendimento determinati dall’IA e dal loro uso in scuole e istituzioni accademiche.
Spiega Giannini che l’IA apre nuovi orizzonti per l’educazione ma l’Unesco nel documento pone l’attenzione sulla urgente necessità di agire per integrare queste nuove tecnologie secondo un modello umano determinato e regolamentato, non lasciato al caso e senza linee guida.
L’allarme dell’agenzia dell’Onu segue i risultati di un sondaggio effettuato lo scorso maggio su 450 scuole e università in vari Paesi del mondo secondo i quali solo il 10% di esse ha attuato e applicato delle guide sull’uso dell’IA nell’istruzione educativa.
L’Unesco raccomanda quindi che i Ministri dell’Istruzione di tutto il mondo regolino l’uso degli strumenti di IA a scuola anche in accordo con le altre autorità regolatorie nel settore della tecnologia.
L’Istruzione deve rimanere, sottolinea Giannini, un atto umano che si sostanzia nelle relazioni e interazioni sociali. Vi è il pericolo, dunque, di una messa in discussione della stessa autorevolezza dei docenti con possibili derive verso l’automazione dell’educazione e dell’attività di insegnamento.
Si stanno inoltre elaborando delle linee guida sull’uso dell’IA in educazione che saranno promosse e lanciate durante la ‘Digital Learning Week’ dell’Unesco, che si svolgerà dal 4 al 7 settembre presso la sede centrale di Parigi.