Categorie: Estero

Ungheria, ultimatum universitari al governo: se non si ferma la riforma, proteste a oltranza

Ultimatum degli studenti ungheresi al governo: o il progetto di riforma dell’università verrà modificato entro l’11 di febbraio, o sarà protesta ad oltranza, in tutto il Paese. A mettere sul piatto il “prendere o lasciare” è HH, acronimo di Rete Studenti e organizzazione che da settimane porta avanti un braccio di ferro con l’esecutivo di Viktor Orban, per tenere unito il fronte della protesta e ottenere un dietro front su alcuni dei punti più controversi della riforma universitaria messa in campo dal governo.
Il piano in questione – già al centro di manifestazioni a Budapest e in altre città dell’Ungheria – prevede forti tagli alla spesa pubblica destinata all’università, con una serie di conseguenze, contestate dagli studenti: in particolare, la riduzione delle borse di studio, l’introduzione di rette semestrali, l’obbligo di lavorare per anni in Ungheria se ci si laurea con una borsa di studio.

La protesta non è una novità, visto che già nel mese di dicembre l’adesione di migliaia di studenti, che hanno manifestato, scioperato e organizzato picchetti e occupazioni
“La nostra rabbia è del tutto giustificata – ha dichiarato Richard Barabas di HH all’emittente indipendente Klub Radio, annunciando l’ultimatum – stiamo tentando di portare avanti un dialogo pubblico, costruttivo, su temi delicati con il governo, ma l’impressione è che stiamo sbattendo la testa contro il muro”. Gli studenti, ha aggiunto, sono stanchi “di promesse vuote”.
Oltre al ripristino del numero di posti a livello del 2011, alla fine dei tagli e all’abolizione dell’obbligo post-laurea di lavorare in patria per chi usufruisce di borse di studio, gli universitari chiedono che il governo tratti con il Forum Negoziale per l’Educazione Superiore, un gruppo che riunisce studenti, professori e sindacato. “Il governo parla ai singoli professori e ai singoli gruppi di studenti – ha spiegato Barabas – usa la politica del divide et impera. Questo è inaccettabile e ci ha portati a lanciare l’ultimatum”.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Concorso PNRR 2024, ecco quali certificazioni linguistiche vengono ritenute valide nella tabella dei titoli valutabili per i concorsi docenti

Una docente che sta compilando la domanda per il concorso a cattedra PNRR 2024 per…

21/12/2024

Classi con 25-30 alunni? No, grazie: è umanamente impossibile! Per Serafini (Snals) massimo 20 allievi lezione

Nemmeno la diminuzione sensibile di iscritti nelle scuole, dovuta al tasso demografico in forte discesa,…

21/12/2024

Materie seconda prova maturità 2025, quando escono? Ecco cosa si sa al momento

Come sappiamo la macchina della maturità 2025 si è messa in moto da tempo. Lo…

21/12/2024

Open Arms processo Salvini, sentenza: assolto. Valditara: “Grande giorno per l’Italia”

Com'è noto ieri, 20 dicembre, è stata pronunciata la sentenza di primo grado relativa al…

21/12/2024

Carta del docente estesa ai supplenti annuali: importo adeguato al numero dei beneficiari e alle risorse disponibili

La legge Finanziaria del 2025 introduce una novità significativa: la carta del docente, istituita dalla…

21/12/2024

Giuliano Sangiorgi: “La mia paura più grande? Che ai miei figli non piaccia la scuola. Non credo al padre autoritario”

Il cantante dei Negramaro Giuliano Sangiorgi, 45 anni, ha annunciato ieri, in un'intervista a Vanity…

21/12/2024