Nel mondo ci sono 3 milioni e settecentomila bambini rifugiati o sfollati che non vanno a scuola. Bambini per i quali la stessa sopravvivenza, senza istruzione, è in pericolo. Una nuova campagna dell’Unhcr accende i riflettori sul dramma di queste piccole esistenze, con l’ obiettivo di sensibilizzare e soprattutto di aiutare a garantire un’istruzione ai piccoli profughi. ‘Mettiamocelo in testa’ è il titolo dell’iniziativa, che mira ad assicurare entro il 2018 l’istruzione primaria a un milione di bambini.
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“Per la sopravvivenza di un bambino la scuola non è meno importante di una tenda dove dormire, del cibo o delle cure mediche” ha detto Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr per il Sud Europa. La campagna, che prevede una raccolta fondi al numero 45516 ma anche iniziative nelle scuole con la collaborazione del Miur, si avvale del sostegno di personaggi come Alessandro Gassman, Francesco Pannofino, Carolina Crescentini, Nino Frassica, Gianluca Vialli e di numerosi sponsor pubblici e privati.
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