Ogni anno nel mondo circa 6 milioni muoiono per cause prevenibili e chi proviene da famiglie povere ha il doppio delle probabilità di morire prima di compiere cinque anni. In 50 milioni, poi, sono stati sradicati dalle loro abitazioni (28 milioni a causa di conflitti) e più di 250 milioni non vanno a scuola: lo denuncia l’Unicef.
“Aiutare i bambini in difficoltà e garantire loro un autentico diritto alla vita, anche attraverso adeguati percorsi formativi – ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – non è soltanto un dovere di solidarietà umana, ma è un investimento decisivo per la pace e lo sviluppo sostenibile”.
Secondo il Capo dello Stato, “la lotta alla povertà, all’ignoranza e alla violenza non ha confini e deve spingerci tutti a ridurre le diseguaglianze e impedire le emarginazioni, a partire da quelle dei minori: ne trarrà beneficio la civiltà, ma anche l’equilibrato sviluppo geopolitico”. Dal disagio minorile non è immune il nostro Paese. Per questo, ha osservato il Presidente dell’Unicef Italia, Giacomo Guerrera, “il Governo deve guardare con maggiore attenzione all’economia delle famiglie e dare una risposta concreta” a tutela dei bambini. “Il contrasto della povertà minorile e la prevenzione del disagio sono tra le priorità del quarto Piano nazionale per l’infanzia e l’adolescenza”, ha sottolineato il sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali, Franca Biondelli. L’occasione per “per sollecitare” nuove azioni è stato un incontro a Roma, durante il quale è stato presentato, in collaborazione con l’ANSA, il libro fotografico “Una storia bellissima”, con immagini di ieri e oggi, di sofferenza e speranza, a 70 anni dalla nascita del Fondo Onu per l’Infanzia.
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“Alcune di queste foto – ha sottolineato il direttore dell’ANSA, Luigi Contu – vengono dall’Europa, dalla culla della nostra civiltà. Ma non dobbiamo illuderci di aver risolto tutti i problemi del passato, per molte situazione dobbiamo ancora indignarci e chiederci: cosa posso fare io perché il mondo possa progredire? Soprattutto conoscerlo, le foto sono una fonte di informazione. Facciamo di questo libro una mostra itinerante da portare nelle scuole italiane”. Nel mondo, ha ricordato ancora l’Unicef, circa 385 milioni di persone sono in condizioni di povertà estrema e circa 300 milioni di bambini vivono in aree in cui si raggiungono i livelli più alti di inquinamento esterno dell’aria. “Palesi violazioni” della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia – secondo il portavoce di Unicef Italia, Andrea Iacomini – si hanno anche sul tema dei bambini accompagnati e non: “Che Europa è quella che lascia morire i bambini in mare? Quella che alza muri? L’Europa dei diritti si risvegli”. Mentre i giovani, ha concluso l’astronauta Luca Parmitano, rivolgendosi agli studenti ospiti dell’Unicef, “investano nell’istruzione”, perchè “la scuola è l’università vi daranno gli strumenti per il futuro”. (Ansa)