Ogni settimana fino a 12 mila bambini della minoranza musulmana Rohingya scappano in Bangladesh dalla Birmania per sfuggire alle violenze.
Lo afferma l’Unicef. Secondo l’agenzia dell’Onu per i minori, le condizioni di vita disperate e le malattie minacciano oltre 320 mila piccoli rifugiati Rohingya che sono scappati nel sud del Bangladesh a partire da fine agosto (circa 10 mila hanno attraversato la frontiera negli ultimi giorni).
“Molti piccoli rifugiati Rohingya hanno assistito ad atrocità in Birmania che nessun bambino dovrebbe vedere, e tutti hanno subito tremende perdite”, ha spiegato il direttore esecutivo di Unicef.
“Questi bambini hanno urgentemente bisogno di cibo, acqua potabile, igiene e vaccinazioni per essere protetti dalle malattie che prosperano in situazioni di emergenza”, ha continuato il direttore dell’agenzia Onu per i minori. Tuttavia, “hanno anche bisogno di aiuto per superare tutto ciò che hanno sopportato, hanno bisogno di istruzione e di speranza”.
“Questa crisi sta rubando loro l’infanzia – ha proseguito – ma non dobbiamo lasciare che gli rubi anche il futuro”.
Sempre secondo Unicef, nei campi profughi in Bangladesh sono stati riscontrati alti livelli di malnutrizione acuta nei bambini, mancano i servizi per le donne che hanno appena partorito e per i neonati. Inoltre, deve essere rafforzato il sostegno ai bambini traumatizzati dalle violenze.
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