In Iraq questa settimana si conclude l’inizio scaglionato dell’anno scolastico, ma circa 2 milioni di bambini in tutta la nazione non frequentano la scuola. Altri 1,2 milioni tra i 5 e i 14 anni rischiano di abbandonarla.
Oltre 5,300 scuole nel paese – circa 1 su 5 – non possono essere utilizzare perché sono state distrutte, danneggiate, utilizzate come rifugi per famiglie sfollate o per scopi militari dalle parti in conflitto. Solo lo scorso anno sono stati registrati 67 attacchi a scuole o personale scolastico. Tra le scuole ancora utilizzabili, migliaia sono oberate di alunni, con classi che accolgono anche 60 studenti, con due o tre turni al giorno. Questo ha ridotto significativamente per ogni bambino il numero di ore dedicate all’apprendimento. Nel nord dell’Iraq, circa 14.000 insegnanti sono stati costretti a fuggire a causa delle violenze.
Le continue violenze hanno avuto impatti negativi sull’accesso all’istruzione dei bambini. Circa un milione di bambini sono sfollati, il 70% di questi ha già perso un intero anno scolastico.
«L’impatto dei conflitti, delle violenze e degli spostamenti sull’istruzione in Iraq non rappresentano solo un cortocircuito devastante», ha dichiarato Peter Hawkins, rappresentante dell’Unicef in Iraq. «Un gran numero di bambini – quelli nelle comunità ospitanti, quelli sfollati dalle proprie case, i bambini rifugiati dalla Siria – continuano a subire importanti interruzioni del loro percorso scolastico, mettendo l’Iraq a rischio di perdere un’intera generazione a causa del conflitto. E’ tremendo vedere bambini e insegnanti nel paese percorrere grandi distanze, spesso rischiando le proprie vite, per raggiungere le scuole».
Lo scorso anno, come parte della risposta generale alla crisi in Iraq, l’Unicef e i suoi partner hanno garantito accesso all’istruzione a circa mezzo milione di bambini.
In Iraq l’Unicef ha:
- costruito 40 nuove scuole e disposto nel paese 141 classi prefabbricate;
- stabilito 1.585 spazi temporanei per l’apprendimento, dando così la possibilità a 220.000 bambini sfollati di continuare il proprio percorso scolastico;
- ha distribuito materiale scolastico (materiali di cancelleria, quaderni, zaini e altro) ad oltre 200.000 bambini;
- ha distribuito materiali per la prevenzione del colera (libri, poster e volantini) in 5.000 scuole.
L’Unicef, in Iraq, è impegnato ad ampliare l’accesso dei bambini all’istruzione. Per continuare a rispondere ai loro bisogni nel settore dell’istruzione, l’Unicef chiede 68 milioni di dollari entro la fine dell’anno, di questi, 12 milioni sono urgentemente necessari. (Ansa)