Illustrissimi Ministro dell’Istruzione e Ministro del Lavoro,
mi chiamo Rocco Angilè, sono un docente precario e, con la presente, mi preme segnalare l’assurda vicenda che mi sta interessando ormai da anni, confidando in un Vostro preziosissimo riscontro.
Nel febbraio 2016, il MIUR ha introdotto la nuova classe di concorso A063, corrispondente alla disciplina di “TECNOLOGIE MUSICALI”, che è una delle materie “CARATTERIZZANTI” dei Licei Musicali e ha indetto il primo concorso per il reclutamento docenti.
Io ho partecipato alla selezione per la Puglia, dove erano messe a bando NOVE CATTEDRE (in tutta la regione esistono 10 licei musicali) e sono risultato l’UNICO VINCITORE inserito nella Graduatoria di Merito, dopo avere superato prove scritte, orali e pratiche molto impegnative, che hanno richiesto un grosso investimento in termini di tempo (studiavo la notte e nei fine settimana, avendo un posto da docente precario) e anche di denaro (poiché il concorso è stato svolto a Napoli, dal 10/5/2016 al 27/7/2016, ben lontano dalla provincia di Lecce in cui risiedo).
La graduatoria è stata pubblicata il 31 agosto 2016 (D.D.G. n. 12286 – U.S.R. Campania del 31/8/2016), per cui ero certo che sarei stato immesso in ruolo già nell’a.s. 2016/2017 che stava per iniziare e che, vantando una posizione “privilegiata” (essendo l’unico vincitore su 9 cattedre), avrei avuto la possibilità di “scegliere” una delle sedi presenti nella mia provincia di residenza, Lecce, laddove esistono dal 2012 ben due licei musicali.
E invece, a distanza di 3 anni non sono ancora stato immesso in ruolo perché MANCANO, in tutta la Puglia, LE CATTEDRE IN “TECNOLOGIE MUSICALI”!
Invero, il MIUR ne ha costituita solo una nel 2016 e l’ha assegnata alla MOBILITÀ PROFESSIONALE!
Infatti, il CCNI sulla “mobilità del personale docente” prevede che il passaggio di ruolo e cattedra verso i licei musicali (di docenti già di ruolo in altre scuole) ha la PRECEDENZA rispetto alle immissioni in ruolo dei docenti, come me, vincitori di specifico concorso!
Cioè, nonostante l’esistenza delle graduatorie di merito in cui sono inseriti docenti (precari) che attendono di essere immessi in ruolo, il MIUR dà priorità a docenti già di ruolo altrove.
Ricordo che la cd. “mobilità professionale” prevista dal CCNI verso le materie “caratterizzanti” dei licei musicali permette il passaggio (di ruolo e cattedra) a docenti che sono GIÀ DI RUOLO presso scuole secondarie di I grado (quindi di grado inferiore) e che sono abilitati in classi di concorso DIVERSE DA QUELLE NUOVE introdotte con la riforma 2016, solo perché considerate tra loro “affini” ma che, di fatto, affini non sono (per lo meno per quanto riguarda “tecnologie musicali”)!
Quindi, sono docenti privi di specifica abilitazione, necessaria invece per il passaggio in tutte le altre classi di concorso!
Ma una previsione di questo tipo, poteva (forse) essere ammissibile in via transitoria, cioè in mancanza di Graduatorie di Merito nelle nuove classi di concorso, NON ORA, invece, che quelle graduatorie ci sono!
Peraltro, questa norma di “favore” riguarda SOLO le materie “caratterizzanti” dei licei musicali > il comma 12 dell’art. 8 del CCNI prevede, infatti, che:
il 50 % delle cattedre o il “POSTO UNICO” (se si forma una sola cattedra) va assegnato ai docenti che richiedono la MOBILITÀ PROFESSIONALE, e l’altro 50% (SE ESISTENTE) ai VINCITORI DI CONCORSO inseriti nelle GRADUATORIE DI MERITO.
Per tutte le altre classi di concorso, invece, il 60% delle cattedre è destinato alle immissioni in ruolo e solo il 25% alla mobilità professionale, come è logico.
Il problema è ancor più grave se si considera che in quasi tutti i licei musicali d’Italia, generalmente, è possibile costituire UNA SOLA CATTEDRA in “Tecnologie musicali” e, quindi, di fatto il 100% delle cattedre (il “POSTO UNICO”) viene destinato alla mobilità professionale!
Sul territorio nazionale, infatti, esistono pochi licei musicali perché il MIUR ne autorizza, di regola, uno per provincia e ciascun liceo ha, comunque, un’unica sezione.
In ogni sezione e, quindi, in ogni liceo l’organico massimo di “Tecnologie musicali” previsto dal Ministero è di 10 ORE SETTIMANALI (cioè 2 ore per classe) E NON DI 18 COME DI REGOLA e, quindi, per poter creare una cattedra in organico di diritto è necessario “completarla” sino al raggiungimento delle 18 ore settimanali.
Il MIUR, in via teorica, ha previsto il completamento mediante le cd. “ORE DI POTENZIAMENTO”, che i licei potrebbero richiedere da destinare alle materie caratterizzanti.
Peccato però, che in Puglia queste ore siano terminate già nel 2015, cioè l’anno prima dell’introduzione delle classi di concorso caratterizzanti dei licei, perché erano già state tutte richieste e distribuite a livello regionale tra le scuole, per completare cattedre su altre classi di concorso.
Quindi, nel 2016, era praticamente impossibile che i licei potessero richiederle all’U.S.R. per costituire le cattedre in “tecnologie musicali” messe a concorso!
Il MIUR, ovviamente, era a conoscenza di questa situazione e allora, perché ha indetto un concorso per 9 posti nella Regione Puglia?
Tant’è che l’unica cattedra creata nel 2016 ed assegnata alla mobilità è sorta nel liceo musicale di Acquaviva delle Fonti nel quale, eccezionalmente, esistono due sezioni.
Ma in Puglia non esistono altri licei con due sezioni!
Per cui, dove sono gli altri otto posti che il Ministero prevedeva vacanti e disponibili per il triennio 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019 e per i quali ha indetto il concorso (art. 2 del bando n. 106 del 23/2/2016)?
In realtà, esiste un altro modo per creare almeno una cattedra da assegnare al sottoscritto che, però, il MIUR non ha attuato neppure per il prossimo a.s. 2018/2019 e cioè, attraverso la costituzione di Cattedre Orarie Esterne (C.O.E.): sarebbe possibile, infatti, accorpare gli spezzoni orari in “Tecnologie musicali” presenti su due licei musicali della stessa provincia, fino al raggiungimento delle 18 ore settimanali.
Nel mio caso, si potrebbe completare l’orario del Liceo di Parabita (10 ore) con quello del Liceo di Lecce (8 ore), con il raggiungimento così della cattedra completa da destinare al sottoscritto, atteso che per il prossimo anno scolastico nessun docente ha richiesto la mobilità verso questi licei musicali.
Già lo scorso luglio 2017, il MIUR aveva autorizzato gli U.S.R. a creare le C.O.E. su ambiti territoriali diversi (come Lecce e Parabita), purchè appartenenti alla stessa provincia e vicini, in deroga al divieto imposto dalla Legge n. 107/2015.
Quindi, all’epoca ho inoltrato un’istanza all’U.S.R. Puglia per chiedere la costituzione delle C.O.E. nella mia materia su ambiti diversi, ma non ho mai ricevuto riscontro né la C.O.E. è stata costituita, per il prossimo anno scolastico 2018/2019.
Così, per l’ennesima volta, si sono infrante le mie speranze di ottenere il ruolo!
Eppure, l’Ambito Territoriale di Lecce, nei giorni scorsi, ha creato decine di C.O.E. in altre classi di concorso, addirittura tra scuole che tra loro distano anche di più dei circa 40 km che dividono i licei musicali di Lecce e di Parabita.
Perché questa disparità di trattamento?
Le C.O.E. ad oggi, sono l’unica strada per costituire in Puglia e, più o meno, in tutta Italia, cattedre in “tecnologie musicali”, eppure il MIUR ha deciso di non percorrerla.
Insegno questa materia, da precario, da ben sei anni perché, essendo una materia caratterizzante, esiste comunque nell’organico di fatto nei licei musicali. Eppure, avrei tutto il diritto a conseguire il ruolo con il riconoscimento, finalmente, di tutti i relativi diritti e con la tranquillità (meritata) di un lavoro a tempo indeterminato, per il quale ho tanto studiato!
In più, il prossimo a.s. 2018/19 potrebbe essere l’ultimo anche da precario, perché la Legge n. 107/2015 (quella sulla… “buona scuola”) non consente il conferimento di incarichi dopo 36 mesi di servizio a tempo determinato!
Per cui, oltre al danno anche la beffa di restare a casa definitivamente, in attesa della tanto sperata “cattedra”!
Inoltre, in tutti questi anni anche dopo il concorso, non è stato mai scontato il mio incarico da supplente, perché, nonostante la riforma del 2016, gli incarichi annuali nelle materie caratterizzanti sono stati sempre conferiti in base alla vecchia normativa che era stata introdotta “IN VIA TRANSITORIA” in attesa della nuova che, però, nulla ha modificato rispetto al passato.
Quindi, in base all’art. 6 bis del CCNI sulle “utilizzazioni e assegnazioni provvisorie”, questi incarichi continuano ad essere assegnati nel seguente ordine:
Ogni anno, quindi, stante questa normativa mai modificata dalla nuova, ho dovuto sperare fino a poco prima dell’avvio delle lezioni, che nessun docente, già di ruolo in altri istituti, chiedesse la propria “utilizzazione” nei licei musicali, avendo la priorità rispetto a me (anche nelle supplenze!).
Eppure, in attesa della creazione delle cattedre in organico di diritto, sarebbe più logico (e giusto) attingere direttamente dalle specifiche Graduatorie di Merito e, solo in subordine, agli “utilizzati”, i quali, a seguito dell’utilizzazione, non garantiscono neppure il diritto (per gli alunni) alla continuità didattica! Le cattedre che “lasciano” annualmente presso le scuole di provenienza, infatti, vengono coperte con ulteriori supplenze di docenti abilitati (quelli sì) nella loro specifica materia, inseriti nelle graduatorie di istituto. Gli utilizzati, invece, insegnano nei licei senza specifica abilitazione.
Illustrissimi Ministri, questa è, mio malgrado, la situazione nella quale mi trovo ormai da anni, troppi ormai, e nella quale si trovano anche tanti miei colleghi in altre regioni.
Se anche quest’anno il Ministero non provvederà a creare una cattedra anche mediante C.O.E. in “Tecnologie musicali”, io dal prossimo anno resterò definitivamente a casa, senza ruolo e senza un lavoro… neppure da precario!
In questi anni, ho conseguito due lauree col massimo dei voti (una con lode), il diploma presso il Conservatorio di Musica, tre master di specializzazione, un corso abilitante, ho investito tutto il mio tempo, tutte le mie energie, tutti i miei guadagni da precario in questa direzione, per raggiungere un’occupazione stabile alla quale ero certo di potere aspirare. Invece, nonostante un concorso vinto, ho partecipato nuovamente, in questi giorni, all’ennesimo concorso docenti, e mi ritrovo ad oltre quarant’anni, dopo tanti sacrifici e con un figlio in arrivo, a non sapere neppure se potrò garantirmi e garantirgli un futuro sereno!
Per questo, ora confido fortemente nella Vostra sensibilità e nel Vostro intervento, affinché questa situazione trovi presto una vita d’uscita!
Con osservanza.
Rocco Angilè
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