Categorie: Politica scolastica

Unicobas proclama il blocco degli scrutini

L’Unicobas ha deciso di fare sul serio: dopo i proclami e gli annunci di diversi sindacati, adesso il blocco degli scrutini è realtà, perchè proprio nelle ultime ore il sindacato di Stefano d’Errico ha fatto sapere di considerare poco più che acqua fresca le dichiarazioni di Roberto Alesse, presidente della Commissione di Garanzia sul diritto di sciopero.
“La dichiarazione di Alesse – afferma d’Errico – è gravissima: il blocco degli scrutini è legale, se effettuato entro determinate regole, mentre il ‘garante’ lo demonzza in toto. Inoltre, queste stesse regole perdono ogni senso di fronte ad una controparte datorial completamente inadempiente (contratto bloccato dal 2006) e sorda persino davanti ad uno sciopero plebiscitario che ha coinvolto almeno l’80% del personale della scuola, proclamato da tutte le organizzazioni sindacali”
D’Errico rilancia la sfida: “Una cosa è certa: Alesse non ci spaventa! La categoria risponderà con un blocco totale a partire dal primo giorno successivo al termine delle lezioni secondo i calendari regionali, e precisamente per i primi due giorni stabiliti dai singoli istituti per gli scrutini e tutte le attività connesse, ivi comprese compilazione e consegna delle schede di valutazione nella scuola primaria”.
“Per il momento – precisa il comunicato di Unicobas – sono esclusi gli scrutini propedeutici allo svolgimento degli esami conclusivi dei cicli di istruzione, ma vaglieremo se procedere con l’inasprimento del blocco”.
A questo punto la dichiarazione resa proprio in mattinata da Matteo Renzi a proposito della ventilata “precettazione” (“E’ un tema prematuro, è prematuro parlare di precettazione se vi fosse un eventuale blocco degli scrutini”) diventa già preistoria: la sciopero adesso c’è e il problema va risolto.
Se la Commissione di Garanzia non farà rilievi, i sindacati che hanno finora annunciato il blocco avranno di fronte un bel problema: seguiranno la strada aperta da Unicobas o decideranno di “accontentarsi” di qualche modifica al ddl e magari di qualche ulteriore concessione del Governo?

Reginaldo Palermo

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