Home Politica scolastica Unicobas: “Soddisfatti, ma non dobbiamo abbassare la guardia”

Unicobas: “Soddisfatti, ma non dobbiamo abbassare la guardia”

CONDIVIDI

Secondo Unicobas “la lotta paga”: due giornate di protesta e manifestazioni sono servite per bloccare il progetto di Reggi di portare a 36 le ore di servizio settimanale dei docenti.
“Ma, fermarsi adesso – avverte il segretario nazionale del sindacato di base – sarebbe un errore: la soddisfazione per il risultato raggiunto non deve far pensare che la questione sia chiusa, tutt’altro”
Resta il fatto – sottolinea d’Errico – che la conferenza stampa della Giannini con Brunetta e con la responsabile di Forza Italia Centemero, prevista per le ore 16 di lunedì 14, proprio in concomitanza con l’assemblea-manifestazione nazionale davanti al Ministero organizzata dall’Unicoba, “ha subito dei contraccolpi” e il “Patto per la scuola” che doveva essere presentato è rimasto fermo al palo.
Sempre secondo d’Errico, le novità che si prospettano per la scuola non sono per nulla positive:  si parla per esempio di “imporre le supplenze sotto i 15 giorni al personale di ruolo (che produrrebbe la divisione delle classi in aperta violazione del diritto allo studio)”.
I sindacati rappresentativi, sempre secondo d’Errico, sembrerebbero disponibili a discuterne: “La CISL non ha risposto ‘picche’ mentre Pantaleo della CGIL ha intenzione di concordare un aumento di 3 ore settimanali (lui dice ‘non frontali’) per i docenti”.
Senza parlare del fatto che resta impregiudicata l’ipotesi di un taglio di un anno della scuola superiore e dell’avvio della valutazione delle scuole e dei docenti già a partire dal prossimo settembre.
E poi, avverte d’Errico, bisogna fare attenzione anche ad un altro tema: “Ciò che ruota attorno ai BES solleva un’altra preoccupazione: al MIUR gira l’idea (ancora non esplicita) di ridurre il sostegno ad un solo insegnante per scuola, una specie di ‘figura di sistema’”.
Ed è per questo che in mancanza di chiarezza da parte del Ministro l’Unicobas è già pronto a indire uno sciopero per i primi due giorni di scuola.
Il mese di settembre si preannuncia insomma piuttosto caldo e complicato.