I lettori ci scrivono

Unicuique suum… lettera di una maestra

Viviamo nell’epoca in cui tutti si credono tuttologi grazie all’uso di internet. Molte professionalità sembrano annullate.

In particolar modo molti genitori credono di saperne più degli insegnanti e dispensano critiche e consigli gratuiti prendendo spunto da frasi e/o post tratti dai social.

Ed in questi giorni si avvicina la fase più calda dell’anno, non a causa delle temperature stagionali, ma perché si scaldano i toni delle critiche. Di seguito alcune utili note sui temi più gettonati:

Valutazioni ingiuste (secondo i genitori): appare utile ricordare che ogni insegnante ha il dovere di valutare i propri alunni, essendo uno dei suoi compiti contrattuali. E valuta in ottica formativa i progressi di apprendimento in modo oggettivo, nell’ottica del miglioramento degli stessi. Nessun insegnante ha il piacere di valutare negativamente un alunno!

Compiti delle vacanze: precisando che sono meramente consigliati ed i genitori possono liberamente decidere di farli svolgere o meno ai propri figli, bisogna prendere atto che ci sono veri e propri comitati di genitori, così come anche di docenti, contrapposti ed ognuno con le proprie teorie. Se sono adeguati e non in misura eccessiva, i compiti delle vacanze hanno lo scopo di permettere all’alunno un ripasso degli argomenti studiati e di tornare a settembre con una preparazione più sicura per affrontare i nuovi argomenti.

Diritto alle vacanze ed al divertimento: nessuno lo nega ed è impensabile che da giugno a settembre bambini e ragazzi siano impegnati quotidianamente nello studio, anche perché le temperature calde, ma anche le bellezze naturali (mare, montagna…) e le città d’arte, e l’Italia fortunatamente è ricca di entrambe, ci invogliano a goderne pienamente.

Invito rivolto ai genitori

Evitate, gentilmente, di aggiungere alle critiche di cui sopra quella relativa ai tre mesi di ferie, assolutamente falsa ed assai offensiva per la categoria. Come già spiegato da molti di noi, nei periodi in cui non ci sono attività didattiche, abbiamo altri impegni: valutazioni, esami, collegi, riunioni, progettazioni, rendicontazioni… ed infine, solo i docenti di ruolo, godiamo delle tanto agognate ferie come tutti i lavoratori, ma, a differenza degli altri lavoratori, non possiamo scegliere altro periodo da settembre a giugno al fine di garantire il regolare svolgimento delle attività didattiche (come è giusto che sia!).

Riprendendo la locuzione latina “unicuique sum”, uno dei principi fondamentali del diritto romano, letteralmente “a ciascuno il suo”, ovvero che a ciascuno sia dato quanto gli è dovuto, è opportuno che ognuno si occupi di espletare al meglio il proprio ruolo: docente o genitore.

In società in cui tutto cambia rapidamente sotto i nostri occhi (società liquida di Bauman), dove le certezze del passato diventano le incertezze di oggi, dove l’emotività vacilla ed aumenta l’aggressività o la depressione (vedansi gli ultimi fatti di cronaca ), abbiamo bisogno più che mai di genitori che collaborino alla realizzazione del progetto educativo delle future generazioni, dei futuri cittadini di domani, NON di critiche!

Abbiate maggiore fiducia in noi insegnanti, nelle nostre scelte educativo-didattiche, mirate alla crescita ed al benessere dell’intera comunità educante e dell’intera comunità in cui la scuola opera.

Buona estate ad alunne ed alunni, studentesse e studenti, genitori, docenti ed a tutto il personale scolastico.

Ilenia Badalamenti

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