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“Unione europea: una buona idea?”

Il campione interpellato, composto al 96% da adolescenti nella fascia di età compresa tra i 14 e i 19 anni, e in cui il 59% è di sesso femminile, non ha dubbi: l’Unione europea è promossa.

Per il 54% dei ragazzi infatti l’Europa rappresenta “la possibilità di viaggiare, studiare e lavorare”, mentre per un altro 10% è “una voce piu’ importante nel mondo”.

Ma c’è anche chi la pensa diversamente e vede nell’istituzione “uno spreco di denaro” (9%) e la “diminuzione della propria autonomia nel legiferare” (8%).

Ai giovani però l’Europa piace, e il 52% dichiara di sentirsi a tutti gli effetti un cittadino della Comunità, a fronte tuttavia di un 26% che non ha ancora le idee chiare e si esprime con un “non saprei”. E ancora, il 51% degli interpellati ritiene che “l’appartenenza dell’Italia all’Unione europea sia stata utile”.

Le esigenze e i desideri dei giovani emergono alla richiesta di indicare cos’è più importante per un cittadino europeo. La maggioranza del 34% vorrebbe “agevolare la mobilità scolastica e lavorativa”, il 18% chiede di “poter acquistare in ogni Paese con gli stessi prezzi e la stessa protezione in quanto consumatore”, ma anche la “possibilità di poter usare il proprio cellulare allo stesso prezzo in tutta l’Europa” (16%).

Prezioso il 4% dei ragazzi che vorrebbe “l’insegnamento specifico della storia dell’Europa” in classe.

Infine, quella che appare una critica ed è sicuramente un proposito per il futuro. Alla domanda ‘cosa cambieresti nell’Unione europea?’, il 37% del campione non ha dubbi: “le leggi sull’immigrazione”.

Segue il 27% a cui non piace “la burocrazia” e il 17% che modificherebbe “la moneta unica”. E poi c’è chi, il 7%, l’Unione europea la vuole esattamente com’è ora e non cambierebbe “nulla”.

“E’ esattamente il più grande risultato che l’Unione europea abbia portato” risponde alla Dire Sandro Gozi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega agli Affari europei

Pasquale Almirante

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