Un appello a tutti i partiti politici perché solo uniti si può “rinascere”. A lanciarlo è l’Uciim (Unione cattolica italiana insegnanti, dirigenti, educatori, formatori), che sul proprio sito ha creato l’area dedicata “Uniti per rinascere” per sostenere docenti, dirigenti, studenti e famiglie. nel post-Covid19.
“Stiamo vivendo un momento storico inimmaginabile, pervaso da un ‘nemico invisibile’ che ha stravolto la società intera”, si legge nell’appello che valorizza l’unità come “strada da seguire per rinascere”.
L’appello costituisce un pressante invito ad uscire dalle polemiche e dalle contrapposizione tra i partiti di maggioranza e di minoranza.
La vera politica consiste nella “ricerca del bene comune” e nello specifico in questa eccezionale emergenza il bene comune che coinvolge tutta la Nazione è la funzionalità della perché possa ripartire in sicurezza e per il “miglior bene degli studenti”
“Non è il momento di mire al potere, se non vogliamo soccombere tutti. Fermatevi! Non servono contrasti animosi né velenose diatribe: essi in questi nostri giorni distruggono più del Covid stesso”.
La scuola non deve costituire un’arma di accusa o di conquista nel corso della campagna elettorale per le votazioni del Referendum e le elezioni regionali e comunali.
E’ un servizio pubblico, statale e paritario e va garantito nel rispetto dei cittadini per assicurare un futuro di progresso alla Nazione.
L’invito è rivolto ai diversi schieramenti partitici:”Non serve la ricerca di consensi politici con subdole speculazioni. Serve una ‘speculazione’ alta basata su principi umani universali, una riflessione responsabile, generosa e altruista sul ruolo di ‘servizio’ cui ciascuno è chiamato in corretta ed equilibrata corresponsabilità con altri. Serve il vicendevole rispetto, l’ascolto, la comune ricerca delle strategie per fermare il virus e risollevare la persona, l’economia, la società. Servono discussioni democratiche, proposte concretamente praticabili e fattivi contributi positivi”.
“Serve essere uniti per rinascere senza colori partitici“ conclude l’appello all’unità formulato dall’Uciim e condiviso da tanti dirigenti, docenti e operatori scolastici che desiderano il miglior bene per la scuola italiana.
La salute e il bene dei ragazzi è sempre prioritario, come pure la qualità del servizio e dell’azione didattica e formativa che la scuola svolge. Essa, infatti, attraverso l’acquisizione sistematica e critica della cultura promuove la formazione integrale dello studente che cresce, diventa uomo, persona e cittadino.
La reintroduzione da settembre 2020 dell’Educazione civica come disciplina trasversale coinvolge i diversi ambiti disciplinari e rinforza le conoscenze giuridiche, le norme della legalità, del rispetto della natura e dell’ambiente, dell’ecologia, della prevenzione sanitaria, della sana alimentazione e del corretto uso delle tecnologie informatiche e digitali.
Sarà un anno scolastico diverso dagli altri, si utilizzeranno forme di didattica alternativa, mista, a distanza, ma una cosa è certa occorre che sia garantito il diritto all’istruzione e alla formazione di tutti e di ciascuno.
Tutte le ore scolastiche, anche se ridotte, dovranno essere “ore di apprendimento”, capaci di apportare positive modifiche al modo di pensare, di sentire e di agire, aiutando gli studenti a sviluppare sempre nuove conoscenze ed elevate competenze secondo il profilo educativo culturale e professionale di ogni studente.