Su segnalazione della Corte dei Conti, la Guardia di Finanza di Bologna ha segnalato tredici professori e dodici ricercatori dell’Università per aver svolto attività lavorative incompatibili con l’impiego accademico, svolgendo cioè un doppio lavoro: per le Fiamme gialle il danno erariale è di quasi 4 milioni di euro.
Tutti i docenti sono del dipartimento di Ingegneria. In alcuni casi facevano attività professionale fuori dall’ateneo senza autorizzazione, che è obbligatoria. In altri casi, pur essendo autorizzati, avevano la partita Iva: questo dimostrerebbe che non si tratta di prestazioni occasionali ma sistematiche, altro aspetto non consentito a norma di legge.
Uno dei casi era già scoppiato a marzo e riguardava un professore condannatoa risarcire 240 mila euro. Da quell’episodio è partita un’inchiesta a tappeto. Per sette docenti è stato già chiesto il giudizio e i processi inizieranno a ottobre.