Università a numero chiuso, le preiscrizioni non “tirano”
Alla fine la vera selezione per accedere ai corsi numero chiuso potrebbe essere quella prodotta dalle scadenze troppo anticipate. È notizia delle ultime ore, infatti, che il numero di candidati ai test di ammissione a medicina, odontoiatria, veterinaria e architettura potrebbe quest’anno rivelarsi nettamente inferiore a quello degli ultimi anni. La “colpa” risiederebbe nella novità contenuta nell’obbligo di pre-iscriversi al sito internet Universitlay.it. Ebbene, a pochissimi giorni dalla scadenza, fissata alle ore 15,00 del 7 giugno, rimane inaspettatamente esiguo il numero di ragazzi che hanno percepito le novità volute dal Miur: la costituzione di una prova nazionale, l’anticipo del suo svolgimento a fine luglio, la necessità di iscriversi per tempo. Tra gli atenei che hanno lanciato l’allarme, figura quello di Palermo. Il cui prorettore vicario, Vito Ferro, si è rivolto a tutti gli studenti dell’ultimo anno della scuola superiore interessati a iscriversi ai corsi magistrali a ciclo unico di Medicina, Odontoiatria, Architettura e Ingegneria civile-Architettura: “devono pre-iscriversi al portale nazionale Universitaly e poi, entro il 14 giugno, perfezionare la procedura sul portale Unipa. Ma al momento – ha sottolineato Ferro – coloro che si sono pre-iscritti a Medicina e a Odontoiatria sono 1.787, molti meno dell’anno scorso, e hanno completato la procedura solo in poche centinaia”.
Il prorettore fa intendere che il Miur avrebbe dovuto avviare la nuova prova nazionale solo dopo un periodo di sperimentazione: “evidentemente i ragazzi non sono consapevoli della novità, che quest’anno prevede l’anticipazione delle prove a fine luglio e una valutazione sulla base del voto di maturità oltre che sul risultato del test”.
Sempre rimanendo in Sicilia, altri corsi con posti limitati hanno fatto sinora ravvisare numeri di preiscrizioni ancora più bassi, Da quello di Architettura (per quello della sede di Palermo si sono pre-iscritti in 273 e hanno completato le procedure in 80; per la sede di Agrigento si sono pre-iscritti in 31 e hanno completato le procedure solo in 7) a quello a Ingegneria edile-Architettura (74 i pre-iscritti, 25 coloro che hanno definito l’iscrizione).
Questo il calendario delle prove selettive: per l’accesso alla facoltà di Medicina, la prova nazionale si svolgerà il 23 luglio alle ore 9. Il giorno dopo sarà la volta degli aspiranti a Veterinaria. I test di accesso al corso magistrale a ciclo unico di Architettura si svolgeranno il 25 luglio. Nella stessa giornata è stato fissato anche l’accesso a Ingegneria edile-architettura,
Per tutti, le preiscrizioni di rilevazione puramente statistica si sono concluse il 31 maggio. A quelle ufficiali, indispensabili per accedere ai corsi, bisognerà necessariamente aderire cliccando su “iscrizioni ai test di Medicina, Odontoiatria, Veterinaria e Architettura. Accesso programmato 2013”. Per iscriversi, invece, ai test di ammissione delle professioni sanitarie (in programma il 4 settembre) è necessario seguire le indicazioni del bando dell’università e rivolgersi alla segreteria. Tutti coloro, infine, che intendono iscriversi a qualsiasi corso post diploma che non sia ad Accesso Programmato (Università, istituti AFAM, corsi SSML, corsi ITS) dovranno contattare direttamente le rispettive segreterie studenti.
Ma quanto potrà incidere l’andamento del test sulla graduatoria finale? Sempre molto. Il test d’ingresso all’università vale per un massimo di 90 punti se fatto tutto correttamente. Altri punti, da 4 a 10, possono venire dal voto di Maturità. Il decreto che disciplina la materia indica come requisito minimo per accedere al bonus, l’aver conseguito un voto di Maturità pari o superiore a 80/100. Il punteggio assegnato però dipende non dal voto in senso assoluto, ma va rapportato alla distribuzione in percentili dei voti ottenuti dagli studenti che hanno conseguito la maturità nella stessa scuola nell’anno scolastico 2011-12. E sono proprio questi percentili a generare confusione. “In pratica, questi – spiega Skuola.net – sono una grandezza in base alla quale, per conseguire il massimo punteggio al test di ingresso, sarà necessario che il voto di Maturità sia uguale o superiore al 95mo percentile. Il che significa che solo il 5% degli studenti della stessa scuola, lo scorso anno, ha preso un voto superiore, mentre il 95% ha conseguito un voto più basso. Insomma, i punteggi cambiano da scuola a scuola in base ai voti ottenuti lo scorso anno scolastico. Il meccanismo non è di semplice interpretazione. E tra l’altro – prosegue il portale studentesco – analizzando la tabella di Universitaly emergono alcune disparità: ci sono scuole in cui per prendere il massimo dei punti basta arrivare a 80/100 alla Maturità, perché 80 corrisponde al 95mo percentile. Ce ne sono altre in cui non basta nemmeno il 100 e anzi serve il 100 e lode, perché il 95 percentile è pari a 101, ovvero al 100 e lode”.
Intanto, mentre dal ministro Carrozza giungono parole che fanno intendere probabili modifiche al provvedimento, il leghista Mario Pittoni, ex senatore, oggi consigliere comunale nella sua Udine, dispensa consigli radicali proprio al responsabile del Miur: “l’unica cosa che ha da fare è sospendere l’applicazione della norma (é sufficiente una direttiva con cui annuncia un decreto ministeriale che stoppa il provvedimento), in attesa dell’individuazione di un meccanismo che garantisca omogeneità di valutazione sul territorio”. Pittoni è convinto che “nessun calcolo percentile è in grado di tenere conto del livello qualitativo medio degli studenti dei singoli istituti, con il risultato che chi frequenta strutture che garantiscono standard elevati ne uscirà in ogni caso penalizzato”.