Categorie: Università e Afam

Università, a ridurre i posti di Medicina non è stato il Miur ma il mercato del lavoro

Il Miur non ha operato alcun taglio ai posti di Medicina da assegnare con i prossimi test di accesso alle facoltà a numero chiuso.

A farlo sapere è stato lo stesso ministero dell’Istruzione, nel fornire anche una risposta alle accuse inviate il 29 giugno dalle associazioni studentesche all’amministrazione per la cancellazione di 124 posti di Medicina e Chirurgia rispetto al 2016.

“Per Medicina e Chirurgia – tiene a dire il Miur – i posti previsti dall’accordo in Conferenza Stato-Regioni a maggio erano 8.700, incrementati poi a 9.100 con il decreto pubblicato ieri, tenendo conto della capacità formativa e della disponibilità di posti espressa dalle Università”.

Quindi, a sentire il ministero, il taglio sarebbe dovuto essere di oltre 500 posti e non appena 124.

“La determinazione del numero di posti disponibili per l’accesso al corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia per l’anno accademico 2017/2018, come indicato anche nella tabella pubblicata il 28 giugno sul sito del Miur, tiene conto del fabbisogno del Servizio Sanitario Nazionale e di quello espresso dal Ministero della Difesa per le esigenze organiche delle Forze Armate”, hanno spiegato da Viale Trastevere.

 

{loadposition carta-docente}

 

“In particolare – ha continuato il Miur – la definizione dei posti, quest’anno, è avvenuta dopo la comunicazione della Difesa del 23 maggio del fabbisogno di medici chirurghi per le Forze Armate e dopo l’accordo siglato il 25 maggio in Conferenza Stato-Regioni”.

Per determinare i posti, ha fatto sapere ancora il ministero, tutto dipende dall’intesa “fra Stato e Regioni”, che “tiene conto, per la determinazione dei posti di Medicina e delle professioni sanitarie, così come di Veterinaria e Odontoiatria, delle stime relative alla domanda futura di professionisti da parte del Sistema Sanitario Regionale e Nazionale, della capacità di assorbimento da parte del mercato (del lavoro ndr) di queste figure professionali, dei cambiamenti demografici della popolazione, dei cambiamenti nella modalità di erogazione dei servizi sanitari”.

Insomma, diventare medico, anche per i più bravi, almeno in Italia diventa sempre più difficile. Per questo motivo i posti delle matricole universitarie si stanno riducendo. E il Miur non può fare molto.

{loadposition facebook}

 

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Alunni disabili: M5S contro Consiglio di Stato; la soluzione potrebbe essere la statalizzazione degli assistenti alla autonomia

Sulla vicenda della sentenza del Consiglio di Stato in materia di assistenza ad alunni con…

17/08/2024

APP IO, come funziona? Ecco come ricevere notifiche per le immissioni in ruolo e le supplenze

Un supporto molto importante per gli aspiranti docenti e non solo è l’App IO, che…

17/08/2024

Scuole senza dirigenti in Emilia-Romagna: necessari almeno 83 presidi per incarichi di reggenza

In Emilia-Romagna, per l'anno scolastico in arrivo, sono necessari almeno 83 presidi per coprire incarichi…

17/08/2024

Ius scholae, Russo (FI): “A breve proposta per far riconoscere cittadinanza chi studia qui, dopo due cicli o la scuola dell’obbligo”

Paolo Emilio Russo, deputato di Forza Italia e capogruppo in commissione Affari costituzionali, sottolinea l'importanza…

17/08/2024

Matteo Saudino: “la filosofia è un atto di ribellione”. Ma non doveva essere inserita nei Tecnici e Professionali?

La filosofia è un’attività libera perché non è al servizio di niente, è gratuita ricerca…

17/08/2024

Inizio scuola, meno test e maggiore attenzione al curriculum dello studente. Ecco cosa accadrà in Gran Bretagna

A circa due settimane dall’inizio dell’anno scolastico in Gran Bretagna cresce il dibattito politico e…

17/08/2024