Ancora novità in arrivo per il l’accesso alla facoltà di Medicina: il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha in mente di introdurre il modello adottato in Francia, con gli aspiranti camici bianchi tutti ammessi e poi selezionati in base all’esito degli esami del primo anno accademico.
L’idea della revisione radicale, che significherebbe un vero e proprio addio ai tradizionali test a risposta multipla, è stata espressa dal Ministro al Corriere della Sera del 29 aprile: “penso al modello francese che prevede un primo anno aperto a tutti con sbarramento finale: se passi gli esami ti iscrivi al secondo anno, altrimenti sei fuori”, ha spiegato Giannini.
Si sofferma, infine, ancora sui nuovi tagli da 15 milioni: “non si tratta necessariamente di soldi tolti all’università, ma di risparmi chiesti al ministero dell’Istruzione che troveremo il modo di non far pesare sugli atenei”. Confermando l’intenzione di rivedere la linea: “mi confronterò presto con il ministro Padoan per chiedergli una necessaria inversione di rotta. Il governo dev’essere coerente con le proprie dichiarazioni. Se così non fosse sarebbe un problema”. Su questo non ci sono dubbi: studenti, sindacati e associazioni sono già sul piede di guerra.
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