Il decreto ministeriale completa l’iter normativo che definisce l’autonomia didattica delle Università e si colloca nel quadro dei provvedimenti previsti per rendere operativo quanto disposto dal decreto n. 509 del 3 novembre 1999, con il quale è stata avviata la riforma che dispone una diversa articolazione dei corsi universitari e dei relativi titoli rilasciati, introducendo tre livelli di istruzione superiore.
La laurea (L) rappresenta il titolo di 1° livello e si ottiene a conclusione di un percorso di studi triennale, che si prefigge di calibrare attività formative di base e caratterizzanti, in modo da consentire agli studenti l’acquisizione di metodi e contenuti scientifici generali accanto a specifiche conoscenze professionali. Riguardo a questo livello di studi, il Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica aveva già istituito, tramite decreto 4 agosto 2000 (riportato nel Supplemento ordinario, n. 170, alla G.U. n. 245 del 19/10/2000), le classi dei corsi di laurea, definendone 42 e individuando per ciascuna di essa i possibili sbocchi professionali, gli obiettivi qualificanti e le attività formative ritenute indispensabili, nel rispetto dei quali le competenti strutture didattiche dei singoli Atenei determinano, attraverso il proprio regolamento l’elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative, nel quadro dell’autonomia didattica.
Il secondo livello dell’istruzione superiore è rappresentato dalla laurea specialistica (LS), il cui corso biennale prevede una formazione che possa consentire lo svolgimento di attività di elevata qualificazione in ambiti specifici, relativi sia alla Pubblica Amministrazione che a diverse libere professioni. L’accesso ai corsi di laurea specialistica sarà vincolato al superamento di una prova che stabilisca se lo studente ha un’adeguata preparazione (il titolo di laurea, pertanto, non verrà considerato elemento sufficiente).
Di un filtro all’accesso si è parlato anche per quanto concerne i corsi di laurea (L): il riferimento fatto dal ministro Ortensio Zecchino riguardava tutti i corsi e non soltanto quelli che prevedono per legge il "numero programmato" di iscrizione. Ciò ha suscitato l’attenzione e l’allarme di molte organizzazioni studentesche, che, a parte la preoccupazione che un sistema diffuso di "sbarramenti" possa in qualche modo minare "il diritto allo studio" favorito anche dalla liberalizzazione dell’accesso all’Università introdotta tanti anni fa, contestano al Ministro di "suggerire" l’introduzione di filtri e di “spingere” per questa soluzione, quando il D.M. n. 509/1999, invece, demanda ai regolamenti didattici degli Atenei la definizione delle conoscenze richieste per l’accesso e la determinazione, ove necessario, delle modalità di verifica e degli eventuali obblighi formativi aggiuntivi da espletare nel primo anno di corso.
Il terzo livello di istruzione superiore è rappresentato dal dottorato di ricerca, a cui si affiancano altri percorsi di "alta formazione". Le specializzazioni post laurea vengono invece riassorbite dalla laurea specialistica, tranne quelle della formazione dei docenti, dell’area medica, delle professioni legali e le specializzazioni in psicoterapia.
Il decreto n. 509/1999 relativo al "Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei" ha anche introdotto la novità dei crediti formativi, che costituiscono l’unità di misura del lavoro di apprendimento richiesto e preventivato per le attività formative previste dagli ordinamenti didattici dei corsi di studio. Convenzionalmente, si è stabilito che per ottenere un credito occorrono 25 ore di lavoro, compreso lo studio individuale. Per conseguire la laurea di 1° livello bisogna raggiungere 180 crediti, mentre ne servono 300 per il titolo inerente la laurea specialistica.
L’applicazione della riforma universitaria, con il cosiddetto sistema del 3+2 (tre anni per la laurea e due per quella specialistica), scatterà dal prossimo anno accademico, anche se alcune Università hanno già avviato in via sperimentale alcuni corsi di laurea secondo le nuove regole. Per coloro che sono già iscritti, gli Atenei potranno convertire in crediti i percorsi di studio già compiuti dagli stessi universitari che intendono proseguire gli studi con il sistema riformato. Per quanto riguarda la laurea specialistica, se lo studente non possiede il numero di crediti formativi previsto per l’ammissione allo specifico corso di laurea dovrà acquisire i crediti mancanti prima dell’iscrizione.
Sono 104 le classi di laurea specialistica, alcune delle quali rappresentano un’autentica novità nel panorama dei corsi universitari. All’interno di una singola classe le Università possono individuare differenti indirizzi, offrendo così un ampio ventaglio di scelta.
Pubblichiamo di seguito l’elenco delle 104 classi dei corsi di laurea specialistica:
1/S Antropologia culturale ed etnologia
2/S Archeologia
3/S Architettura del paesaggio
4/S Architettura e ingegneria edile
5/S Archivistica e biblioteconomia
6/S Biologia
7/S Biotecnologie agrarie
8/S Biotecnologie industriali
9/S Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche
10/S Conservazione dei beni architettonici e ambientali
11/S Conservazione dei beni scientifici e della civiltà industriale
12/S Conservazione e restauro del patrimonio storico-artistico
13/S Editoria, comunicazione multimediale e giornalismo
14/S Farmacia e farmacia industriale
15/S Filologia e letterature dell’antichità
16/S Filologia moderna
17/S Filosofia e storia della scienza
18/S Filosofia teoretica, morale, politica ed estetica
19/S Finanza
20/S Fisica
21/S Geografia
22/S Giurisprudenza
23/S Informatica
24/S Informatica per le discipline umanistiche
25/S Ingegneria aerospaziale e astronautica
26/S Ingegneria biomedica
27/S Ingegneria chimica
28/S Ingegneria civile
29/S ingegneria dell’automazione
30/S Ingegneria delle telecomunicazioni
31/S Ingegneria elettrica
32/S Ingegneria elettronica
33/S Ingegneria energetica e nucleare
34/S Ingegneria gestionale
35/S Ingegneria informatica
36/S Ingegneria meccanica
37/S Ingegneria navale
38/S Ingegneria per l’ambiente e per il territorio
39/S Interpretariato di conferenza
40/S Lingua e cultura italiana
41/S Lingue e letterature afroasiatiche
42/S Lingue e letterature moderne euroamericane
43/S Lingue straniere per la comunicazione internazionale
44/S Linguistica
45/S Matematica
46/S Medicina e chirurgia
47/S Medicina veterinaria
48/S Metodi per l’analisi valutativa dei sistemi complessi
49/S Metodi per la ricerca empirica nelle scienze sociali
50/S Modellistica matematico-fisica per l’ingegneria
51/S Musicologia e beni musicali
52/S Odontoiatria e protesi dentaria
53/S Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie
54/S Pianificazione territoriale urbanistica e ambientale
55/S Progettazione e gestione dei sistemi turistici
56/S Programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi
57/S Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali
58/S Psicologia
59/S Pubblicità e comunicazione d’impresa
60/S Relazioni internazionali
61/S Scienza e ingegneria dei materiali
62/S Scienze chimiche
63/S Scienze cognitive
64/S Scienze dell’economia
65/S Scienze dell’educazione degli adulti e della formazione continua
66/S Scienze dell’universo
67/S Scienze della comunicazione sociale e istituzionale
68/S Scienze della natura
69/S Scienze della nutrizione umana
70/S Scienze della politica
71/S Scienze delle pubbliche amministrazioni
72/S Scienze delle religioni
73/S Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale
74/S Scienze e gestione delle risorse rurali e forestali
75/S Scienze e tecnica dello sport
76/S Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative
77/S Scienze e tecnologie agrarie
78/S Scienze e tecnologie agroalimentari
79/S Scienze e tecnologie agrozootecniche
80/S Scienze e tecnologie dei sistemi di navigazione
81/S Scienze e tecnologie della chimica industriale
82/S Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio
83/S Scienze economiche per l’ambiente e la cultura
84/S Scienze economico-aziendali
85/S Scienze geofisiche
86/S Scienze geologiche
87/S Scienze pedagogiche
88/S Scienze per la cooperazione allo sviluppo
89/S Sociologia
90/S Statistica demografica e sociale
91/S Statistica economica, finanziaria ed attuariale
92/S Statistica per la ricerca sperimentale
93/S Storia antica
94/S Storia contemporanea
95/S Storia dell’arte
96/S Storia della filosofia
97/S Storia medievale
98/S Storia moderna
99/S Studi europei
100/S Tecniche e metodi per la società dell’informazione
101/S Teoria della comunicazione
102/S Teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica
103/S Teorie e metodi del disegno industriale
104/S Traduzione letteraria e traduzione tecnico-scientifica
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