Il direttore del dipartimento di Scienze politiche della Federico II di Napoli ha diffuso una circolare per gli studenti con alcune indicazioni in merito alla vita all’interno dell’Università.
D’ora in avanti gli studenti non potranno “mangiare nei corridoi” né “gettare a terra carte, cicche, chewing gum”, ma soprattutto dovranno evitare posture fisiche eccessivamente rilassate.
Infatti, il direttore spiega tra parentesi quali atteggiamenti sono censurati: «Per esempio: sdraiarsi lungo le scale, anche a tutela della sicurezza rispetto alle norme, distendere le gambe sui banchi e sui tavoli di studio, e indossare abiti di “stile vacanziero” (per esempio: abiti molto corti, pantaloncini, shorts, bermuda, canottiere e, anche a tutela della sicurezza nel rispetto delle norme, ciabatte e zoccoli)». Circolari simili si sono registrate anche nel mondo della scuola, a tal proposito si ricorda quanto scritto 3 anni fa in un post del sito web studenti.it: “Come ci si veste a scuola? Si tratta di un grande dilemma che ognuno di noi ha dovuto affrontare nel corso della sua carriera scolastica; quante volte vi siete chiesti se quella gonna fosse troppo corta o quella maglia troppo scollata? Per fugare ogni dubbio a riguardo, i presidi di due licei milanesi hanno direttamente pensato di emanare delle circolari (trattasi delle così dette “circolari di primavera”) aventi come oggetto proprio l’abbigliamento degli studenti”.
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