Se il ritorno in classe per la scuola, in Italia, si allontana e si profila la data di settembre per il lento ritorno alla normalità, la situazione è diversa per l’università.
Nelle università avanti con la didattica a distanza fino ad agosto, per poi proseguire con una modalità ‘mista’ da settembre a gennaio 2021.
È partita negli atenei italiani la pianificazione delle fasi 2 e 3 dell’emergenza Covid-19.
Il ministero dell’Università e della Ricerca, attraverso un’informativa data ai dipartimenti, ha infatti stabilito quali saranno i criteri da adottare da maggio ad agosto per quel che riguarda il breve termine.
Quindi, attività collettive solo quando strettamente necessarie e solo con adeguate misure di sicurezza. Per tutti gli altri, avanti con la didattica a distanza.
La stessa sarà garantita anche per pendolari e studenti internazionali. Anche l’attività amministrativa proseguirà ancora in modalità tele-lavoro.
Per la fase 3, invece, è stato indicato il periodo che va da settembre a gennaio 2021 e le modalità saranno simili alla fase precedente: attività individuali solo a piccoli gruppi, attività collettive solo in presenza da limitare e solo in presenza di adeguate misure di sicurezza.
Infine, alcune indicazioni agli atenei per il raggiungimento degli obiettivi elencati. Questi dovranno potenziare le infrastrutture digitali, e provvedere alle formazione digitale dei docenti.
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