Categorie: Corsi di laurea

Università, gli aspiranti medici che “masticano” inglese hanno un’altra chance

Si apre una nuova opportunità per migliaia di aspiranti medici che anche quest’anno non ce l’hanno fatta ad essere ammessi ai corsi di laurea a numero chiuso: tentare l’accesso ai corsi tenuti per futuri camici bianchi che vogliono operare all’estero.
Un esempio è quello dell’Università Cattolica di Roma fino a lunedì 5 agosto ha aperto le iscrizioni al concorso per l’ammissione al primo anno del corso di laurea interamente in inglese “Medicine and Surgery”.
“Nato con l’obiettivo di formare medici che, per la loro preparazione umana e professionale, siano pronti a operare sia nei Paesi più avanzati sia in quelli in via di sviluppo, Medicine and Surgery – spiega una nota dell’ateneo – offre agli studenti italiani, comunitari e non comunitari, l’opportunità di frequentare un corso di laurea in Medicina e chirurgia in inglese”.
Le prove di ammissione al corso di laurea magistrale a ciclo unico prevedono la valutazione dei titoli, del voto di maturità e una prova scritta. I candidati italiani, comunitari e non comunitari legalmente soggiornanti in Italia e i candidati non comunitari residenti all’estero in Paesi non English speaking devono presentare il curriculum vitae e essere in possesso di un certificato attestante il livello di conoscenza della lingua inglese; tale certificato non è richiesto ai candidati che hanno frequentato una scuola media superiore con didattica erogata in lingua inglese. Possono partecipare al concorso i candidati in possesso di un Diploma di scuola media superiore rilasciato da Istituti italiani, o in possesso di un titolo conseguito all’estero e ritenuto valido per l’ammissione a corsi universitari.
Sono 52 i posti disponibili per Medicine and surgery: 30 sono riservati a cittadini italiani e comunitari ovunque soggiornanti e a cittadini non comunitari legalmente soggiornanti in Italia; 20 sono i posti per cittadini non comunitari residenti all’estero; 2 sono i posti riservati a cittadini cinesi nell’ambito del Programma ministeriale ”Marco Polo”.
Per completezza, va ricordato che per il corso di laurea a ciclo unico in Medicina e chirurgia tenuto nei giorni scorsi, sempre alla Cattolica di Roma, hanno tentato l’accesso oltre 8.000 candidati: solo 270 ce l’hanno fatta. La maggior parte degli esclusi, tuttavia, non sembrerebbe avere troppe possibilità per essere ammessi ai corsi in inglese di medicina: il consorzio Almalaurea ha infatti rilevato che solo uno laureato italiano ogni cinque parla e scrive nella lingua d’Oltremanica in modo fluente.
Alessandro Giuliani

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