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Università: il boom delle dispense fra condivisione e risparmio

Secondo l’indagine di Skuola.net, gli studenti Universitari prediligono sempre più appunti e riassunti “fai da te” per preparare gli esami.

Altro che dispense e dense slide preparate dai professori: l’economia della condivisione ormai ha assunto un ruolo fondamentale per prendere una laurea. Preparare un esame sugli appunti del più bravo del corso può rivelarsi la scelta migliore rispetto alle dispense scritte dal docente. I ragazzi lo sanno e per questo attorno ai manoscritti (digitali) dei secchioni è sorto un vero e proprio mercato, che proprio all’approssimarsi delle sessioni d’esame, vive i suoi picchi maggiori.

Anche in questo settore il web sta rimpiazzando i classici canali commerciali rappresentati da copisterie, annunci in bacheca, passaparola.
Esistono piattaforme di marketplace come quella messa a disposizione proprio da Skuola.net, da cui sono tratti la maggior parte di questi dati, dove gli studenti più bravi possono trasformarsi in autori, caricando i propri appunti universitari (http://www.skuola.net/universita) e guadagnando per ogni singola vendita.
Sulla falsariga dell’App Store, ma in questo caso i prodotti in vetrina non sono applicazioni ma sunti, schemi, tesine, riassunti e ogni sorta di indicazione che possa aiutare a superare proprio quell’esame tenuto dallo specifico docente.
Dal lancio del servizio, avvenuto un paio d’anni fa, ad oggi, sono circa 200mila gli studenti che hanno scelto l’auto-organizzazione. I più attivi sono i ragazzi di Lettere e Filosofia: ben il 23% del materiale universitario acquistato tratta infatti argomenti dei corsi di laurea di questa facoltà. Seguono gli studenti di Economia, sulla carta i favoriti, con il 18% delle compravendite, i giuristi (16%) e i ragazzi di Scienze della Formazione (10%).
Dall’indaginei meno propensi alle attività di scambio sembrano esseregli studenti di Farmacia e i futuri architetti, anche se forse il dato è molto basso per queste categorie di studenti perché influenzato dalla specificità del loro corso di laurea, pieno di laboratori e peculiarità tecnico – pratiche.
Le regioni più attive nella compravendita del “fai da te” sono la Lombardia con il 20% del totale nazionale, Sicilia e Lazio a quota 14% e 12% circa. Mentre gli studenti meno propensi alla condivisione sono quelli della Basilicata (1%), Molise (0,4%) e Valle D’Aosta (0,2%).
Un ultimo dato emerso dalla ricerca è quello del prezzo medio del materiale venduto, di circa 3 euro, che arriva a 5,78 euro per il materiale di Lingue e Culture Straniere e si abbassa a 1,66 euro (a sorpresa) per gli appunti di Medicina e Chirurgia.

 

Fabrizio De Angelis

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