Il Ministero dell’Università, a differenza di quello dell’Istruzione, con Nota del 10 gennaio autorizza alla DaD o comunque ad attivare modalità didattiche a distanza, tutti gli atenei che non possano garantire la didattica in presenza per le sessioni previste nei mesi di gennaio e febbraio, in ragione, chiaramente, dell’aumento dei contagi.
Si legge infatti nella nota:
Fermo restando quanto previsto dall’art. 1, co. 1, del d.l. n. 111/2021 convertito in legge n. 133/2021 secondo cui “le attività didattiche e curriculari delle università sono svolte prioritariamente in presenza”, in via del tutto eccezionale codesti Atenei potranno prevedere, nei piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari, lo svolgimento con modalità a distanza – nei casi in cui non sia possibile il ricorso alla modalità in presenza – delle prove, delle sedute di laurea e degli esami di profitto programmati per la sessione di gennaio e di febbraio p.v., garantendo il rispetto delle specifiche esigenze formative degli studenti con disabilità e degli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento.
Naturalmente starà agli atenei avere cura di provvedere a utilizzare
strumenti di connessione audio-video nonché apposite procedure e tecnologie tali che si possa garantire la corretta identificazione del candidato, la qualità ed equità della prova e la corretta verbalizzazione del voto finale.