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Università, la Lega sul fondo ordinario in base al merito: non si tocca, anzi deve crescere

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Una fetta crescente dei fondi universitari continuerà ad essere assegnata in base al “merito” dimostrato dai singoli atenei. Ad assicurarlo è Mario Pittoni, che nella passata legislatura ha ricoperto il ruolo di capogruppo della Lega Nord in commissione Cultura a palazzo Madama e continua a occuparsi di istruzione per il Carroccio.
“Con il decreto Istruzione – spiega Pittoni – in scadenza il prossimo 11 novembre, è tardi per aggiustamenti al Senato, in quanto dovrebbe poi tornare alla Camera. Si può però ‘agganciare’ un aggiornamento al primo provvedimento utile. Va chiarito comunque che non è stata intaccata la riforma universitaria del 2010 nella parte – fortemente voluta dalla Lega – che stabilisce una crescita progressiva fino al 2% l’anno della percentuale premiale del Fondo ordinario dello Stato per il sistema universitario (quest’anno arrivata al 13,5%), con l’obiettivo di raggiungere il 30% complessivo come nei Paesi più avanzati”.
Sempre secondo il rappresentante leghista, “occorrerà pazientare ancora un po’, ma i fondi alle università meritevoli sulla base della valutazione dei risultati della ricerca da parte dell’Anvur, arriveranno”. A tal proposito, la Lega Nord starebbe lavorando a una bozza di soluzione da proporre al ministero, che dovrebbe aggirare l’ostacolo tecnico che impedisce di assegnare i 41 milioni previsti, su base premiale. La partita, insomma, è tutt’altro che chiusa. Soprattutto se la Lega Nord dovesse avere, come probabile, alleati nella propria battaglia.