L’università La Sapienza di Roma si conferma tra le migliori università al mondo: a stabilirlo è la classifica internazionale pubblicata il 15 agosto dalla Jiao Tong University di Shanghai.
La graduatoria Arwu, “Academic Ranking of World Universities 2017”, presenta le 500 migliori università a livello globale. La Sapienza si colloca in testa agli atenei italiani nel range 151-200 (posizione che mantiene dal 2014).
Nella medesima fascia solo l’Università di Padova. Seguono nel range 201-300 le università di Bologna, Milano, Pisa, Torino e il Politecnico di Milano.
“La Sapienza conferma il suo prestigio nel panorama internazionale – dice il Rettore Eugenio Gaudio – raggiungendo un risultato importante per un ateneo pubblico dai grandi numeri e con una vocazione generalista come il nostro, molto differente rispetto al modello anglosassone. La ricchezza degli ambiti disciplinari e l’eccellenza delle attività di ricerca della Sapienza sono gli elementi trainanti che fanno guardare con fiducia al futuro”.
“È nostro interesse – continua il rettore dell’ateneo romano – contribuire attivamente al rilancio del Paese, interpretando al meglio il ruolo istituzionale che ci è proprio, affinché il sistema universitario italiano, cronicamente sottofinanziato, si consolidi e possa essere un volano per la ripresa culturale ed economica che a livello europeo si sta profilando. Se si decidesse di investire sulla ricerca, sui giovani e sulla formazione superiore – conclude Gaudio – i risultati ottenuti nei ranking sarebbero ancora migliori”.
{loadposition carta-docente}
In tutto sono 16 gli atenei del Paese nelle prime 500 posizioni su 1.300 università censite e su circa 17.000 stimate nel mondo. A partire da quest’anno sarà pubblicato anche l’elenco di università comprese nel range 501-800.
Gli indicatori presi in esame dall’Arwu sono rigorosi e comprendono premi Nobel e riconoscimenti accademici ricevuti, qualità della ricerca (paper pubblicati e ricercatori più citati) e le performance rispetto al numero degli iscritti.
In particolare, sono 6 i parametri su cui si basa la classifica: premi internazionali di ex studenti (10%) o di ricercatori della singola Università (20%), le citazioni di pubblicazioni scientifiche in Thomson-Reuters (20%), le pubblicazioni “Nature & science” (20%), le pubblicazioni tecnologico-sociali (20%). Questi parametri sono poi correlati con lo staff accademico, dando un ulteriore parametro di produttività pro-capite (10%).
Secondo altre classifiche, invece, La Sapienza si posizionerebbe dietro a quattro università italiane: il Politecnico di Milano, l’Alma Mater di Bologna e la Scuola Normale e Scuola Sant’Anna di Pisa.
Guardando oltre confine, infine, i migliori atenei al mondo si confermano in terra americana; seguono quelli anglosassoni e continua la cavalcata verso l’alto delle Università dell’estremo Oriente.
{loadposition facebook}
Quali sono i requisiti per partecipare al prossimo concorso docenti? Cosa cambierà rispetto allo scorso concorso? Ne…
Molto spesso abbiamo parlato dell'influenza che hanno i testi delle canzoni che spopolano tra i…
Oggi, Venerdì 27 settembre, presso l’Aula Gemelli dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano inizia l’XII edizione di Romanae Disputationes (RD),…
Una vicenda complessa: qualche mese fa abbiamo trattato il caso di uno studente con autismo…
Un segretario di una scuola media di Pisa, come riporta La Repubblica, si è messo…
Drop out è il nome che viene dato, nel mondo anglosassone, agli allievi in dispersione.…