Categorie: Corsi di laurea

Università, le norme di accreditamento dei corsi di laurea rimangono inique

Le norme per l’accreditamento dei corsi di laurea sarebbero cambiate solo sulla carta: in realtà tutto è rimasto come prima, con poche ore di didattica e la tendenza a creare nuovi corsi a numero chiuso. A sostenerlo è Alberto Campailla, portavoce nazionale di Link-Coordinamento Universitario, in relazione al decreto ministeriale 47/13 emanato nei giorni scorsi dal ministero dell’Istruzione per la modifica dei requisiti di accreditamento dei corsi di laurea e apertamente sostenuto dalla Crui.
“La ministra Carrozza ha perso nuovamente l’occasione per porre dei correttivi alla normativa precedente, ma anzi continua ad avallare il percorso delineato dai suoi predecessori”, ha detto il rappresentante degli studenti universitari. Tra le modifiche apportate, ricorda Campailla, figura la riduzione del 25% del numero di docenti (professori e ricercatori) ‘proponenti’ (garanti) necessari per mantenere attivi i corsi dall’anno accademico 2014-15. “Modifica che però – commenta l’esponente di Link – non è sufficiente a garantire l’offerta formativa degli atenei, già gravati da una forzosa diminuzione delle ore di didattica erogate, poiché già il precedente DM impone un monte ore pro capite massimo dei docenti che nella sostanza coincide col pro capite minimo della normativa previgente”.
Altro cambiamento riguarda, aggiunge, l’inserimento del limite del 2% nell’attivazione di nuovi corsi di laurea, “che di fatto impedirà agli atenei di aumentare il numero dei corsi”. Al contrario, aggiunge, “il criterio sulla numerosità massima non è cambiato e in questo modo gli atenei continueranno ad essere incentivati ad introdurre il numero chiuso nei corsi di laurea, incrementando la già elevata percentuale (57%) di corsi a numero programmato”.
“I requisiti previsti nel decreto Ava (Accreditamento valutazione atenei) pretesi nonostante la presenza del blocco del turn-over comportano – osserva ancora Campailla – una limitazione dell’accesso ai corsi di laurea poiché l’impossibilità di reclutare degli atenei, combinato a questi stringenti criteri, obbliga la chiusura di interi corsi di laurea o l’introduzione di blocco all’ingresso all’Università”.
Alessandro Giuliani

Condividi
Pubblicato da
Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Concorsi docenti, chi aveva il Covid e s’assentò non potrà fare la prova suppletiva: il Tar respinge il ricorso citando il Consiglio di Stato

Ha fatto bene il ministero dell'Istruzione a non riprogrammare le prove concorsuali del 2022 (per…

20/12/2024

Tragedia Zagabria: 19enne entra in una scuola, uccide un bambino e ferisce altri alunni e la maestra

Questa mattina, venerdì 20 dicembre, a Zagabria, in Croazia, un 19enne ha fatto irruzione in…

20/12/2024

Compiti per le vacanze, sì o no? Per un docente su due non andrebbero assegnati – RISULTATI SONDAGGIO

Un docente su due è favorevole a non appesantire il carico di lavoro degli studenti…

20/12/2024

Commissioni concorso docenti PNRR 2, domande entro il 2 gennaio 2025

Sul portale INPA sono disponibili i due bandi per la selezione dei componenti delle commissioni…

20/12/2024

L’Intelligenza Artificiale come compagna di scuola, il progetto di un istituto

L’istituto tecnico G. Marconi di Dalmine, in provincia di Bergamo, una delle istituzioni più all’avanguardia…

20/12/2024

Ultimi dati di “Okkio alla salute”: in Emilia-Romagna il numero dei bambini obesi o in sovrappeso è al di sotto della media nazionale, ma c’è ancora molto da fare

Alla fine l’educazione alimentare nelle scuole paga! Con tempi medio-lunghi, d’accordo, ma i risultati si…

20/12/2024