Categorie: Generico

Università, sbloccati i vecchi concorsi

Dopo l’approvazione, da parte del Consiglio dei ministri, il cosiddetto decreto “milleproroghe” è stato pubblicato come D.L. n. 248 sulla Gazzetta ufficiale n. 302 del 31/12/2007.
Nel decreto legge n. 248 del 31 dicembre 2007 (“Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria”) è stato inserito, su proposta del Ministero dell’università e della ricerca, il provvedimento di sblocco per il 2008 dei concorsi a professore ordinario e ad associato, banditi dagli Atenei.
In particolare, all’art. 12 (Disposizioni in materia di università) della sezione V del provvedimento normativo viene disposto:
“1. Gli effetti dell’articolo 5, del decreto-legge 7 aprile 2004, n. 97, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 giugno 2004, n. 143, già prorogati al 31 dicembre 2007 dall’articolo 1, del decreto-legge 28 dicembre 2006, n. 300, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2007, n. 17, sono ulteriormente differiti fino all’adozione del piano programmatico previsto dalla legge 24 dicembre 2007, n. 244.
2. In attesa della definizione ed attuazione della disciplina delle procedure di reclutamento dei professori universitari di prima e seconda fascia, fino al 31 dicembre 2008 continuano ad applicarsi, relativamente a tale reclutamento, le disposizioni della legge 3 luglio 1998, n. 210 e del decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 2000, n. 117, fermo restando quanto previsto dall’articolo 1, comma 2-bis, del decreto legge 31 gennaio 2005, n. 7, convertito dalla legge 31 marzo 2005 n. 43; gli organi accademici delle università, nell’ambito delle rispettive competenze, possono indire, entro il 30 giugno 2008, le relative procedure di valutazione comparativa.”
Il citato comma 2-bis del D.l. n. 7/2005, convertito dalla legge n. 43/2005, così recita: “In attesa del riordino delle procedure di reclutamento dei professori universitari, per le procedure di valutazione comparativa relative alla copertura di posti di professore ordinario e associato, di cui alla legge 3 luglio 1998, n. 210, bandite successivamente alla data del 15 maggio 2005, la proposta della commissione giudicatrice è limitata ad un solo idoneo per ogni posto bandito, individuato nel candidato giudicato più meritevole.”
L’Associazione nazionale docenti universitari (Andu) è molto critica: “dopo avere distribuito poche risorse per posti aggiuntivi a ricercatore da bandire con le vecchie regole, il Governo, con il decreto-legge ‘milleproroghe’ approvato il 28 dicembre 2007, ha sbloccato per il 2008 i concorsi a ordinario e ad associato, ‘ripristinando’ le vecchie regole della legge Berlinguer”.

In attesa della nuova legge sui concorsi in discussione alla Camera, che secondo l’Andu “lascia intatta la divisione della docenza universitaria in tre ruoli (non distinguendo tra reclutamento e progressione di carriera), introduce la ‘libera docenza a termine’ (gestita dai gruppi dominanti nazionalmente) e salvaguarda la cooptazione locale”.

Andrea Toscano

Articoli recenti

Il mercato dell’istruzione: il bonus alle scuole private è ideologia

Il bonus da 1.500 euro per genitori che vogliono iscrivere i figli alle scuole paritarie,…

20/11/2024

2 milioni di bambini in Italia soffrono di disturbi mentali

Circa 2 milioni di ragazzi italiani di età compresa tra i 10 e i 20…

20/11/2024

Ma (a che) serve l’IA nella scuola?

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “Educazione in Evoluzione” tenuta da Matteo Borri dal titolo: “Ma (a che) serve…

20/11/2024

Studenti-teppisti fotografano la terga dell’auto dei loro prof: l’obiettivo è accanirsi sulla carrozzeria? Parla la preside del liceo Salvemini di Bari

Vendicarsi con i docenti, considerati troppo severi, fotografando la targa della loro auto per poi…

20/11/2024

Da manager docente precario, immesso in ruolo a 63 anni dopo un decennio di supplenze: un caso non raro

Da qualche anno, soprattutto dopo la pandemia da Covid, assistiamo ad una crescita di casi…

20/11/2024

Autonomia differenziata: la bocciatura della Corte costituzionale

La Corte Costituzionale ha bocciato ben sette punti nevralgici della legge sull’autonomia differenziata tra cui…

19/11/2024