Non più cattedre universitarie a vita, ma a tempo definito. Afferma il ministro Letizia Moratti: "Abbiamo analizzato quelle che sono le criticità del sistema: il sistema di reclutamento attuale non premia la mobilità ed è troppo locale. Stiamo quindi cercando di avviare un sistema di reclutamento che porti a un’idoneità scientifica nazionale, a un concorso ogni due anni – uno per professori ordinari ed uno per professori associati, sulla base appunto di un’idoneità scientifica nazionale – e poi saranno le singole università a chiamare i professori che usciranno idonei da questa lista nazionale". La Moratti è del parere che ci sia "…una grande condivisione da parte della Crui della necessità di rivedere lo stato giuridico e il reclutamento dei professori e di puntare una particolare attenzione al problema dei giovani».
L’ipotesi, avanzata dal Ministro è quella di "un incarico ai professori universitari per tre anni, incarico rinnovabile per altri tre anni; poi le università decideranno se rinnovare l’incarico a tempo indeterminato o se farlo decadere. È una flessibilità che viene data alle Università, perchè queste possano decidere anche sulla base di una valutazione che avranno potuto effettuare negli anni di incarico svolti dai docenti; saranno cioè le singole Università, nella loro autonomia, a valutare se e quando trasformare il contratto del docente in contratto a tempo indeterminato. Gli Atenei – spiega il Ministro dell’Istruzione – chiameranno inizialmente i docenti dalla lista definita a livello nazionale in base alle proprie necessità, con una valutazione comparativa e naturalmente con procedure che garantiscano trasparenza e pubblicità; saranno però le Università a decidere, con un rafforzamento dell’autonomia, ed anche per ciò che riguarda la valutazione dei professori saranno gli atenei che, sulla base del percorso e della verifica degli anni di lavoro del professore che hanno chiamato, decideranno se confermarlo oppure no".
Il presidente dei Rettori, Piero Tosi, sembra soddisfatto dalla proposta del Ministro, proposta che, a suo parere, "va regolamentata, con limiti precisi e trasparenti".
L’ipotesi di riforma, anticipata dal Ministro, dovrebbe essere recepita in una legge delega e in successivi decreti attuativi.
Il Ministro ha annunciato anche che partirà presto un tavolo tecnico per risolvere "il grave problema del trasferimento degli incrementi stipendiali sui bilanci degli Atenei".
Contro l’Autonomia differenziata, che dividerebbe il Paese in altrettante piccole autogoverni e fra cui avrebbe…
Danilo Dolci nasceva cent'anni fa, il 28 giugno, a Sesana, che allora era italiana…
Nel ringraziare la dottoressa Carmela Palumbo, capo dipartimento del MIM, per le precisazioni inviate in…
Relativamente all’intervista rilasciata dalla Deputata Giorgia Latini, noi docenti precari di sostegno ci sentiamo di…
Nel ringraziare La Tecnica della Scuola per l'interesse mostrato nella causa in questione, (vedasi https://www.tecnicadellascuola.it/settimana-corta-a-scuola-senza-buoni-pasto-e-a-discapito-dei-docenti),…
Non scherzate con la matematica: più si conosce, più si approfondisce e più ci si…