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Università, specializzazioni mediche: i concorsi non saranno più organizzati dagli atenei

Ci sono importanti novità in arrivo per le Scuole di specializzazione in Medicina e per il sistema di selezione degli specializzandi medici: nella serata del 24 luglio, il Miur ha comunicato che il decreto 30 giugno 2014, n. 105 (contenente il “Regolamento concernente le modalità per l’ammissione dei medici alle scuole di specializzazione in medicina, ai sensi dell’articolo 36, comma 1, del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368), che sancisce il passaggio dai concorsi locali al concorso nazionale per l’ingresso nelle Scuole di specializzazione in Medicina, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della stessa giornata (la n.170 del 24-7-2014). Si tratta di una risposta concreta che Viale Trastevere ha voluto dare per risolvere in primis i cronici problemi legati alle croniche forme di “nepotismo” accademico, che da troppi anni portano all’ammissione dei candidati non sempre meritevoli di accedere alla specializzazione.  

Il decreto prevede, nion a caso, che non vi siano più concorsi organizzati dalle Università: per essere ammessi bisognerà superare una selezione nazionale per esami e titoli.

“Ciascun candidato, al momento della domanda di accesso, – spiega l’ufficio stampa di Viale Trastevere – potrà scegliere complessivamente fino a sei Scuole, anche appartenenti ad Aree diverse (Medica, Chirurgica, Servizi Clinici). Il primo concorso nazionale si terrà alla fine del prossimo mese di ottobre. Il bando sarà pubblicato nel corso della prossima settimana”, quella a ‘cavallo’ tra la fine di luglio ed inizio agosto.

 

La prova d’esame

La prova scritta sarà telematica, i candidati dovranno rispondere a 110 quesiti a risposta multipla: 70 su argomenti caratterizzanti il corso di laurea di Medicina, 40 su scenari predefiniti, di dati clinici, diagnostici e analitici, di cui 30 quesiti comuni a tutte le tipologie di Scuola appartenenti alla medesima area e 10 quesiti specifici per ciascuna tipologia di Scuola. La prova è svolta in una o più sedi, nella stessa data e allo stesso orario per tutte le Scuole appartenenti alla medesima area. Ogni risposta esatta vale 1 punto, ogni risposta non data corrisponde a 0 punti, ogni risposta errata a -0,30. La valutazione dei 10 quesiti specifici per ciascuna Scuola ha un peso maggiore: 2 punti per ogni risposta esatta, 0 per ogni risposta non data e -0,60 per ogni risposta errata. Nonèammessadurantela provala consultazionedialcuntestocartaceoodigitale. Non è consentito l’uso o la detenzione di telefoni cellulari o di altri strumenti elettronici o telematici, penalesclusione.

 

I punteggi

Ai titoli saranno attribuiti fino a 15 punti di cui: fino a 2 punti per il voto di laurea, fino a 13 per il curriculum degli studi (di questi fino a 5 in base alla media aritmetica complessiva dei voti degli esami sostenuti, fino a 5 in base ai voti presi negli esami fondamentali del corso di laurea e caratterizzanti o specifici in base alla Scuola scelta, fino a 3 punti per altri titoli, ovvero 1 punto per tesi sperimentale e 2 per il titolo di dottore di ricerca in una disciplina affine alla tipologia della Scuola scelta).

 

Commissione nazionale

Un’unica Commissione nazionale valida i quesiti che saranno proposti ai candidati. La Commissione sarà composta da un direttore di una Scuola di specializzazione, con funzioni di Presidente, e da cinque professori universitari per ciascuna Area. La Commissione nazionale specifica anche i criteri per l’attribuzione del punteggio relativo ai titoli di studio. 

 

 

 

 

Alessandro Giuliani

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