Università e Afam

Università: stanziamento di 749 milioni per incentivare i giovani in progetti di ricerca

In arrivo investimenti per progetti di ricerca. Ad annunciarlo è la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa.

Si tratta di un bando, pubblicato sul  sito del ministero dell’Università e della Ricerca, che stanzia circa 749 milioni di euro, in parte con investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per finanziare i Progetti di rilevante interesse nazionale (PRIN) per il 2022. Dei 749 milioni, circa 223 milioni – il 30% del totale – sono destinati a progetti presentati da professori o ricercatori con meno di 40 anni.

Messa: “promuovere il sistema nazionale della ricerca”

La ministra Messa ha voluto sottolineare che lo scopo dell’investimento è quello di “incentivare i giovani a sviluppare ambiziosi progetti di ricerca di base. Obiettivi del programma sono promuovere il sistema nazionale della ricercarafforzare le interazioni tra università ed enti di ricerca in linea con gli obiettivi tracciati dal Next Generation EU e favorire la partecipazione italiana alle iniziative relative al Programma Quadro di ricerca e innovazione dell’Unione Europea. Grazie anche alle risorse del PNRR saremo in grado di sostenere un numero di progetti mai finanziato fino a oggi”.

Il bando nel dettaglio

In particolare, il nuovo bando PRIN finanzia progetti biennali che per complessità e natura possono richiedere la collaborazione di più professori e ricercatori.

I progetti – con un finanziamento massimo di 250 mila euro ciascuno e la possibilità di avere nel ruolo di coordinatore scientifico anche ricercatori con contratto a tempo determinato sia di tipo A sia di tipo B – possono affrontare tematiche relative a qualsiasi campo di ricerca nell’ambito dei tre macrosettori determinati dall’European Research Council (ERC): scienze della vita, scienze fisiche, chimiche e ingegneristiche, scienze sociali e umanistiche.

La valutazione delle proposte sarà affidata ai Comitati di Valutazione – uno ciascuno per gli specifici settori di ricerca – che verranno nominati dal ministero e che saranno composti, ciascuno, da un minimo di cinque a un massimo di quindici esperti scientifici scelti dal Comitato nazionale per la valutazione della ricerca (CNVR). Ogni Comitato, per la valutazione scientifica del progetto, si avvarrà del supporto di tre revisori esterni che opereranno in completa indipendenza, seguendo i criteri indicati nel bando.

Le proposte progettuali potranno essere presentate, in inglese, esclusivamente attraverso il sito https://prin.miur.it/ a partire dalle 15 del 1° febbraio ed entro lo stesso orario del 31 marzo 2022.

Redazione

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