In Italia ci sono 11 atenei online riconosciuti dal Miur, che godono ancora oggi della legge 289 del 2002 attuata con il decreto Miur del 17 aprile 2003 attraverso il quale si sono equiparati i corsi di laurea con didattica a distanza con quelli erogati dalle Università tradizionali, pubbliche e private. Un’equiparazione che nel tempo ha esposto le Università telematiche a diverse critiche, provenienti da una larga fetta di opinione pubblica, ma anche da parte degli addetti ai lavori che vedono queste istituzioni come dei veri e propri “laureifici”.
In altre parole possiamo dire che il pensiero ricorrente sulle Università on line, a torto o ragione, è quello di assimilarli a centri di formazione per abbreviare i tempi nel conseguimento del titolo di laurea. In passato da un rapporto del CNSVU (Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario) emergeva un quadro con diverse “criticità” soprattutto nel rapporto tra i numero di docenti e il numero di studenti, ma anche diverse eccellenze sia in termini di offerta formativa sia per quello che riguarda l’organizzazione degli atenei.
A tal proposito da parte del Ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza, sarà nominata una commissione ministeriale, che avrà il compito di valutare la reale qualità dell’offerta formativa proposta dalle Università telematiche italiane.
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