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Uno psicologo professionista in ogni scuola pagato dallo Stato: ddl studenti, pensionati, Pd e M5s contro ansia e solitudine tra gli studenti

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Un presidio psicologico in ogni scuola: a chiederlo sono stati i rappresentanti della Rete degli Studenti Medi, dell’Unione degli Universitari e del Sindacato Pensionati Italiani (Spi Cgil) con una proposta di legge presentata mercoledì 22 marzo alla Camera con i parlamentari Elisabetta Piccolotti, di Avs, Elisa Pirro del M5s, Rachele Scarpa, promotrice dell’intergruppo parlamentare per la tutela e la promozione della salute mentale, e Nicola Zingaretti del Pd.

Gli studenti hanno ricordato che la pandemia da Covid ha messo a dura prova il quadro psicologico di tutti, dei più giovani come pure degli insegnanti tanto che le patologie mentali risultano tra i prof in deciso aumento: il 28% dei 30 mila studenti e studentesse che hanno partecipato alla ricerca “Chiedimi come sto” ha ammesso di avere riscontrato disturbi alimentari e il 14,5% ha avuto esperienze di autolesionismo.

“La proposta di legge – ha detto Camilla Velotta, dell’esecutivo degli Studenti medi – punta ad istituire, regolare e finanziare un servizio di assistenza psicologica, psicoterapeutica e di counseling scolastico e universitario, che possa basarsi su personale professionista e interfacciarsi con il servizio sanitario territoriale assicurando la presa in carico degli studenti che ne avessero bisogno”.

Gli studenti hanno chiesto allo Stato di investire “almeno cento milioni di euro l’anno per arruolare sul territorio dei team multidisciplinari di professionisti, le cui competenze devono garantire l’assistenza in relazione alle necessità specifiche degli studenti”.

I partecipanti alla ricerca, ha detto la deputata del Pd Rachele Scarpa, pensano che a scuola “sia necessario un supporto psicologico fruibile e a portata di mano” e per realizzarlo serve “un impegno urgente del Parlamento, come in queste settimane è emerso spesso”.

“Dai luoghi di istruzione – ha continuato la dem – si possono intercettare condizioni di disagio e difficoltà, dei singoli e dei contesti familiari, ma soprattutto si può fare prevenzione e promozione del benessere psicologico”.

E ancora: “L’istruzione pubblica deve diventare un’àncora di salvezza per chi è in difficoltà”, per questo “serve lo psicologo di base, perché il benessere di una persona non può essere legato al fatto di potersi permettere di pagare un professionista”.

Per arrivare all’obiettivo, ha concluso la deputata Scarpa, “utilizzeremo l’intergruppo parlamentare per il benessere psicologico da me promosso”.

“Il Sistema sanitario nazionale – ha detto da parte sua Nicola Zingaretti – non è adeguato oggi a raccogliere questa nuova presenza, non riesce a intercettare questa domanda, quindi bene la legge perchè intercetta questo bisogno. C’è bisogno prima di investimenti; poi, di costruire una rete per intercettare il problema; quindi di assumere personale psicologi, psichiatri infantili. Il tema degli sportelli fragili è legato al fatto che non c’è personale per questa domanda. E poi ci vuole che questo tema entri nei Lea”.

“Tutto questo sta avvenendo in italia? No – ha concluso Zingaretti -. Con la destra si sta andando indietro perchè a dicembre abbiamo votato la legge di bilancio che taglia gli stanziamenti alla spesa reale per la sanità pubblica, quindi noi non avremo più soldi per fare queste cose, ne avremo di meno”.

“Nella scorsa legislatura noi chiedevamo un piano per la salute mentale ma in concreto di che cosa abbiamo bisogno? Servono 500 milioni dedicati al fondo sanitario nazionale per questa che è una priorità”, ha detto Beatrice Lorenzin del Partito democratico.