I lettori ci scrivono

Un’occasione storica trasformata in un passaggio burocratico in continuità col passato

Lo avevamo detto e oggi abbiamo confermato una scelta coerente: i socialisti al Senato, con Riccardo Nencini, hanno votato ‘no’ al dl scuola. Nonostante il voto in Aula, noi non ci fermiamo. La stabilizzazione dei docenti precari è un tema cui le forze di maggioranza non hanno dato il giusto peso.  Ci batteremo al fianco dei precari della scuola e lo faremo convintamente”.
Così in una nota il segretario del Psi, Enzo Maraio, commentando il voto di fiducia in Aula al Senato che ha ottenuto l’approvazione con 148 voti favorevoli e 87 contrari.

Anche il responsabile scuola del PSI, Luca Fantò, è intervenuto sul tema: “Il PSI, attraverso gli emendamenti presentati grazie all’impegno del senatore Nencini, aveva chiesto la riapertura delle graduatorie di istituto, la revisione dei criteri di formazione delle classi, la presenza di un assistente tecnico in ogni Istituto Comprensivo, la stabilizzazione del personale amministrativo facente funzioni, l’avvio di procedure per assumere gli insegnanti di religione, la partecipazione degli insegnanti di sostegno con tre anni di servizio al concorso straordinario, la sanatoria dei docenti assunti con riserva a tempo indeterminato e poi licenziati dopo aver portato a termine l’anno di prova con successo, un intervento per sanare la posizione degli aspiranti dirigenti scolastici danneggiati dalle irregolarità avvenute durante il concorso, l’assunzione dei docenti precari da graduatorie per titoli e servizio e l’eliminazione della prova a quiz per gli stessi precari. Il Decreto – ha proseguito ancora Fantò – che avrebbe potuto rappresentare un’inversione di tendenza rispetto a quanto fatto da molti governi passati impegnati a creare precariato e incertezza nella scuola pubblica, si è rivelato un passaggio burocratico in continuità col passato”.

Luca Fantò
Referente nazionale PSI scuola, università e ricerca

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