Un episodio che ha dell’assurdo quello che ha coinvolto una scuola, l’istituto tecnico commerciale Galiani di via Don Bosco, a Napoli. La vicenda è stata ricostruita da Il Corriere del Mezzogiorno e da Fanpage.it. Tutto ruota ad un uomo che sembra aver preso di mira la scuola, addirittura arrivando a minacciare gli studenti con una pistola.
Tutto sarebbe avvenuto nei giorni scorsi. L’uomo avrebbe improvvisamente iniziato a minacciare gli studenti, urlando e brandendo una pistola da un terrazzo dell’edificio di fronte la scuola. Gli alunni, terrorizzati, si sono allontanati dalla finestra cercando di ripararsi.
Il giorno prima, a quanto pare, la stessa persona si era introdotta nel cortile dell’istituto e aveva fatto cadere a terra tutti gli scooter parcheggiati davanti la scuola. L’uomo aveva anche minacciato di morte vicepreside e studenti. Dopo qualche minuto l’uomo è andato via, prima di essere comunque individuato e fermato dalle forze dell’ordine.
Non sono chiari i motivi del gesto. L’arma era una pistola a salve. La Polizia sta comunque vagliando quanto accaduto cercando di ricostruire la dinamica dei fatti. Al momento si sa solo che l’uomo occupava abusivamente l’abitazione dove viveva.
Gli studenti hanno diffuso alcune immagini dell’accaduto, in cui si vede l’autore delle minacce; alcuni di loro hanno inviato una lettera a Fanpage.it dove hanno espresso la loro paura e il loro senso di impotenza: “Vi scrive un alunno della scuola IS Ferdinando Galiani di Napoli e scrivo per la poca sicurezza che c’è stata nell’ultima settimana nella mia scuola. Tutto è iniziato mercoledì, quando un signore già noto alla preside è entrato nella scuola minacciando la preside e successivamente buttando i motorini per terra. Oggi, dal terrazzo di casa sua ha iniziato prima a minacciare gli alunni verbalmente e poi ha cacciato fuori una pistola, dicendo di dover sparare agli alunni, finché non è intervenuta la polizia. Ora non sappiamo cosa succederà nei prossimi giorni ma siamo preoccupati”.
La madre di un’alunna si è rivolta al consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli denunciando la faccenda, preoccupata per la sicurezza della figlia. Ecco il commento di quest’ultimo, che fa riferimento alla vicenda del bidello ucciso scuola qualche mese fa: “Dopo la vicenda dell’istituto Guarano di Melito, con un professore ucciso da un bidello, è fondamentale aumentare il livello di sicurezza nelle scuole. É il caso di non prendere mai più sotto gamba certe questioni che talvolta possono trasformarsi in tragedia. Per questo ho immediatamente avvertito gli agenti”.
La scuola non è un luogo rivolto a giovani privilegiati. Anzi, è il luogo per…
Il gup di Palermo Paolo Magro ha condannato a 11 anni e 4 mesi di…
In un istituto di Prato, come in molte scuole italiane, è scattato il divieto di…
Comprendere il funzionamento del cervello umano è essenziale per insegnare a gestire gli errori. La…
I Patti educativi di comunità sono accordi tra scuole, enti locali e realtà territoriali, volti…
Solamente il 22,8% dei ragazzi delle scuole superiori nel Paese del Sol Levante, il Giappone,…