Il presidente dell’Upi (Unione province italiane), Michele de Pascale, alle dichiarazioni del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha illustrato in conferenza stampa il piano del dicastero per l’edilizia scolastica, ha così risposto: “Siamo davvero soddisfatti per l’annuncio appena fatto dal ministro Valditara di nuove importantissime risorse destinate alla messa in sicurezza e modernizzazione degli edifici scolastici italiani. Gli interventi presentati permettono di sbloccare risorse, oltre 710 milioni, che erano ferme ormai da un anno per cui le Province, cui spetterà la quota del 30% destinata agli istituti secondari superiori, hanno già pronti i progetti. Gli ulteriori 950 milioni che il ministro ha potuto aggiungere ci permetteranno di completare il piano avviato grazie ai fondi del PNRR e di assicurare ai due milioni e mezzo di studenti medi, nella quota che sarà destinata alle scuole superiori, ambienti sicuri, moderni, privi di barriere architettoniche e in regola con le norme antincendio e antisisma”.
“Come Upi siamo particolarmente contenti che il ministro abbia non solo accolto, ma anche ampliato la nostra richiesta di consentire il finanziamento di tutti i progetti per la realizzazione di palestre delle scuole superiori, destinando oltre 255 milioni per più di 170 interventi: si tratta di progetti già disponibili perché presentati dalle Province ai bandi per i fondi Pnrr, ammessi ma non finanziati. Abbiamo poi colto con molto favore l’impegno del ministro ad aprire un tavolo insieme al ministro delle Infrastrutture Salvini, per individuare procedure semplificare e ridurre i passaggi burocratici, che stanno tenendo ferme risorse strategiche”.
“L’Upi ha chiesto in questi anni di porre le scuole italiane, e in particolare le scuole secondarie superiori che per anni non hanno ricevuto finanziamenti, al centro delle priorità del Paese. Queste strutture devono non solo essere luoghi sicuri e accoglienti, in grado di accompagnare la crescita degli studenti e di sostenere docenti e personale, ma strutture delle comunità, aperte ai cittadini, centrali per la socialità dei territori. Questi fondi sono un grande passo in avanti in questo percorso che deve necessariamente muoversi nella piena collaborazione tra tutte le istituzioni interessate, Governo, Province e scuole stesse”.