Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi accoglie con entusiasmo le parole della Presidentessa della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che nel suo discorso sullo stato dell’Unione, cita Don Milani e la scuola di Barbiana, affermando: “A pochi chilometri da Firenze c’è un paesino, Barbiana, dove don Lorenzo Milani sul muro della scuola scrisse in inglese ‘I care‘. Lui disse agli studenti che quelle erano le due parole più importanti da imparare. ‘I care’ significa assumere responsabilità. Gli europei hanno dimostrato con le loro azioni cosa significa. Questo deve essere il motto dell’Europa. We care“.
Alle dichiarazioni della Presidentessa, il Ministro commenta così: “Don Milani, con la scuola di Barbiana, è uno dei grandi modelli educativi della scuola italiana che ha lasciato un segno costruttivo nella nostra comunità. Con il suo esempio, la sua passione e la sua determinazione, ha tracciato una strada per parlare a quei giovani di cui nessuno si stava prendendo cura e ha dato loro gli strumenti per crescere, mostrando, nei fatti, che l’istruzione è per tutti e non solo per chi se lo può permettere”.
“Sostengo quindi con orgoglio la proposta della Presidente von der Leyen che le parole di don Milani, I care, diventino il motto dell’Europa. È l’appello a una responsabilità comune, che trasformi questo io in un noi”, conclude il Ministro.
L’intervento della Presidentessa ha preso le mosse dalla proposta degli Stati Uniti di Biden per una deroga alla protezione della proprietà intellettuale dei brevetti per i vaccini Covid, che potrebbe raggiungere l’obiettivo grazie anche al sostegno dell’Ue.
“Mi ricordo bene l’inizio della pandemia e l’appello dell’Italia all’Europa – afferma Ursula von der Leyen – gli italiani chiesero la solidarietà ed il coordinamento dell’Europa. L’Italia aveva ragione, l’Europa doveva intervenire. E questo è quello che abbiamo fatto”. Così la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, nel discorso sullo Stato dell’Unione 2021.
E aggiunge: “La nostra campagna di vaccinazione è un successo. Quello che conta sono le ferme e crescenti consegne di vaccini agli europei e al mondo. Ad oggi 200 milioni di vaccini sono stati distribuiti nell’Ue. Sono abbastanza per vaccinare almeno la metà della popolazione adulta europea almeno una volta. Nè Cina o Russia, si avvicinano minimamente”.
“Con Draghi a Roma” il 21 maggio “ospiteremo il vertice sulla Salute. Dobbiamo muoverci da soluzioni ad hoc sulla pandemia ad un sistema che funzioni per tutto” il mondo. “Vogliamo discutere di cooperazione internazionali. Il nostro rinascimento sulla Salute inizia a Roma”, ha concluso Von der Leyen.
Anche il Presidente del Consiglio Mario Draghi pensa che ci troviamo sula strada giusta e afferma: “I vaccini sono un bene comune globale. È prioritario aumentare la loro produzione, garantendone la sicurezza, e abbattere gli ostacoli che limitano le campagne vaccinali”.
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…
Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…
Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…