Diventa davvero dura per gli studenti universitari degli Stati Uniti. Il 10 luglio il Senato Usa ha infatti votato contro la misura proposta dai democratici per fermare il raddoppio di alcuni tassi di interesse sui prestiti agli studenti per un anno, indispensabili per iscriversi e frequentare i costosissimi college. Con 51 voti a favore e 49 contro l’assemblea non ha raggiunto i 60 voti necessari per far passare la legge.
I legislatori avevano già bocciato il progetto (che voleva fermarli per due anni) il 30 giugno scorso, facendo sì che i tassi di interesse per il prossimo anno salgano dal 3,4% al 6,8%.
Il progetto democratico voleva fermare i tassi per un anno: i repubblicani che hanno votato contro hanno sostenuto che la legge avrebbe tamponato il problema, senza affrontarlo in maniera globale.
Anche il portavoce del presidente Barack Obama, Jay Carney, oggi è intervenuto sulla questione: “Il presidente vuole risolvere il problema sul lungo termine”, ha detto, aggiungendo: “Sosteniamo la possibilità di trovare un compromesso condiviso che possa incontrarsi con le posizioni di Obama”.
Per il prossimo anno accademico sembra però che i giochi siano ormai fatti. E a sfavore degli studenti dei college. Che si ritroveranno in media 2.600 dollari in più da pagare per i loro prestiti. Sempre se riusciranno a trovare un lavoro. Altrimenti toccherà farlo, con l’aggravio di spesa, a chi garantisce per loro: quasi sempre la famiglia.