Al termine del consueto, per alcuni travagliato e complesso, per altri lieto e avvincente, percorso dell’istruzione superiore si aprono molteplici strade circa l’inserimento nel mondo accademico, universitario o professionale, più o meno vincolate al potere d’acquisto delle famiglie di farsi anche carico di imposte e costi d’istruzione superiore. In un paese ad elevatissima privatizzazione dei settori e degli ambiti che in altre realtà, come quelle del Vecchio Continente, sarebbero pubblici, i vincoli risultano molteplici per le famiglie con reddito basso o prive di un membro occupato. In ogni caso, la tradizione statunitense riguarda le scuole più competitive. In questo caso specifico, la parola competition possiede una valenza positiva: insegnare agli studenti a dare il meglio di sé, non innanzitutto per superare l’altro, ma sé stessi. Ogni scuola, privata o pubblica, possiede la libertà di compiere scelte e prendere strade didattico-pedagogiche autonome, con relativi programmi e discipline, sempre e comunque in ottemperanza alle disposizioni federali.
Numerosi sono gli istituti, come quello di New York City, che appartengono alla National Association of Independent Schools (Nais). L’indipendenza, in pura verità, prevede un contatto diretto con le società in cui sono inserite ed un dialogo ferreo con le istituzioni federali ed altre scuole. Per quanto concerne lo svolgimento dell’esame di stato, possiamo procedere per exempla: il tutto è frutto di un dialogo costante tra educatori, docenti ed amministratori. In verità, cosa che nel Belpaese farebbe gridare allo scandalo, è l’assenza di una linea comune scuola per scuola. Alcuni istituti concordano delle prove orali, altri scritte, altri prendono in esame l’elaborazione di una tesi su un tema scelta o preventivamente concordato, e così via. Unica influenza esterna possibile, in tale retorica di indipendenza ed autonoma amministrazione, è la ricognizione di ciò che fanno le altre scuole del medesimo livello, per poi prendere una decisione, in proprio, di individuare eventualmente nuove formule di prova.
Le scuole che prendiamo in esame sono le più note e rinomate della federazione, essendo caratterizzate da un retaggio culturale che risulta di fatto decisivo nella realizzazione dei programmi e nell’allestimento delle prove – sempre se esistenti – d’esame. Gli istituti differiscono anche per sesso: presso Greenwich, ad esempio, sono solo ragazze a frequentare le lezioni. Nella scuola di Brooklyn, in via generale, si predilige la redazione di una tesi o elaborato scritto in riferimento ad una tradizione che è stata più volte modificata e ora è nota come Senior Plan. Si tratta di un progetto – ovvero l’elaborazione di una tesi – che si sviluppa lungo un anno di corso, con il conferimento del titolo di Senior. La scuola di Greenwich, diversamente da quella già menzionata, non possiede una tradizione di questo tipo, per cui alle studentesse non viene richiesto nulla di specifico alla fine del percorso: al termine del tutto si svolge una riunione che coinvolge docenti, amministrazione ed educatori, i quali assieme decidono se il rispettivo diploma sarà semplicemente Diploma o Diploma with Honors. Il fine, in ogni caso, resta quello di contare sulle abilità, competenze ed attitudini del candidato, espresse in un lavoro personale ed innovativo presentato alla commissione.
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