In un interessante articolo pubblicato su Lettera 43 si scrive: “Per un europeo abituato a pagare tasse attorno ai 1000 euro l’anno nelle università statali (e in Germania anche meno), quello americano è un altro mondo.
Gli 11 mila euro (circa 14 mila dollari) chiesti dalla privata Università Bocconi agli studenti delle famiglie del quarto livello, le più abbienti, oltre i 114 mila euro di reddito, (diventano 5 mila per quelli di famiglie con il reddito più basso, primo livello) sono poca cosa rispetto a quanto costa frequentare un anno alla Columbia, a Cornell e Yale, a Harvard o a Stanford o a Notre Dame, tutte attorno ai 40 mila dollari a cui vanno aggiunte le tuition cioè tasse, con il costo medio di mantenimento e libri, arrivando a circa 60 mila dollari l’anno”.
L’articolo continua dicendo: “Una cifra che, calcolata dalle università stesse, porta spesso il totale vicino ai 60 mila dollari l’anno, quasi una volta e mezza il salario annuo medio del lavoratore americano. In media, il costo delle tasse nel sistema delle università private è di circa 30 mila dollari l’anno. Questo significa che ottenere un master, per cui servono di norma sei anni o comunque 11 semestri dopo le superiori, costa solo di tasse nel sistema privato circa 180 mila dollari, cioè circa 140 mila euro”.
Dati e numeri che fanno riflettere sull’importanza della scuola pubblica statale, e sul suo ruolo democratico di garantire a tutte le persone, indipendentemente dal loro censo, un’adeguata istruzione.
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