Usa, in otto Stati si andrà all’Università con due anni di anticipo
Non era un’iniziativa isolata quella giunta nei giorni scorsi dallo Utah, dove per ridurre le tasse dei cittadini il senatore repubblicano Chris Buttars ha pensato bene di proporre di tagliare il budget della scuola pubblica attraverso il taglio dell’ultimo anno della scuola superiore.
Il 17 febbraio il New York Times ha pubblicato un interessante articolo sulla volontà, in ben otto Stati degli Usa, di introdurre la possibilità già dal prossimo anno di far accedere all’Università gli studenti delle superiori con due anni di anticipo: alla conclusione, in pratica, del decimo anno di scuola e non del dodicesimo, come avviene ora. Il programma coinvolge complessivamente già cento istituti superiori situati nei seguenti Stati: Connecticut, Kentucky, Maine, New Hampshire, New Mexico, Pennsylvania, Rhode Island e Vermont. Sembrerebbe, comunque, che la sperimentazione non abbia origine in America, me nel vecchio Continente: esperienze di questo tipo, anche se prevalentemente riservate a studenti particolarmente bravi, sarebbero state già avviate in Danimarca, Finlandia, Inghilterra e Francia. Oltre che Singapore.
Quello che il popolare quotidiano statunitense definisce “l’esperimento che potrebbe rivoluzionare la scuola superiore” si basa, inoltre, su dei nuovi curricula scolastici: associati ad una serie di innovativi test di valutazione (che riguarderanno tutte le materie, non solo inglese e matematica ma anche scienze e storia), daranno la possibilità ai docenti di valutare gli studenti del terzo anno delle scuole superiori e consentire ai più bravi di iscriversi all’Università ben prima del diciottesimo anno di età. Per gli studenti iscritti ad atenei prestigiosi e selettivi ci sarà, comunque, la possibilità di chiedere di frequentare corsi superiori supplementari. Coloro che invece non riusciranno a superare gli esami, potranno ritentare l’anno successivo.