La notizia arriva dal Michigan e ne hanno parlato nei giorni scorsi i media americani. Si tratta dell’ordine di arresto diretto ad una donna americana per non avere adempiuto all’obbligo scolastico del figlio di 6 anni, il quale aveva accumulato più di 20 giorni di assenze ingiustificate.
I fatti si riferiscono allo scorso anno e la magistratura americana aveva offerto la possibilità alla madre di evitare la condanna, ovvero che l’accusa sarebbe stata respinta se avesse collaborato con i servizi scolastici e con i vari operatori di servizi per garantire alla figlia il diritto allo studio. Gli stessi operatori, secondo la procura si erano detti pronti ad assicurare tutto il servizio per risolvere eventuali problematiche: trasporti, assistenza diurna, etc.
A quanto pare, però la donna non ha compiuto alcuno sforzo ragionevole per affrontare il problema. Dalla Procura hanno spiegato che muovere l’accusa contro i genitori è sempre l’ultima risorsa dopo una serie di tentativi che si sono rivelati, come in questa circostanza, inefficaci.
La donna è stata condannata a cinque giorni di carcere e nove mesi di libertà vigilata oltre a più di 500 dollari di multa.
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