Attualità

USA, preoccupano i risultati della qualità didattica. Difficoltà a raggiungere le competenze minime

Gli USA sono alle prese con una reale – e tristemente concreta – crisi nel settore dell’educazione. Le recenti proteste dei docenti a Los Angeles e nella California tutta, per richiedere un trattamento – ed adeguamento – salariale pari al costo della vita, ha provveduto ad accendere i riflettori sull’educazione dei giovani statunitensi ed i rispettivi ambienti che, per via degli episodi di violenza e bullismo, divengono sempre meno salubri ed inadeguati. Il calo del rendimento didattico – dovuto, in primis, agli effetti delle chiusure discontinue per l’emergenza sanitaria sulla didattica – per le discipline STEM, sta avendo un grave effetto anche sulla reperibilità di manodopera formata e qualificata per i settori strategici. I livelli di competenza, specie in matematica e nelle scienze applicate, non sono mai stati così bassi.

Impatti, dati, previsioni

Gli studenti americani sono nei guai, secondo i dati disponibili. Circa un terzo degli studenti delle classi più giovani è in ritardo con le abilità di lettura. Solo il 36% degli studenti di quarta elementare è competente in matematica a livello scolastico con i paesi affini. Il più recente National Assessment for Educational Progress (NAEP), la ‘pagella’ della nazione, mostra che i punteggi storici degli studenti dell’ottavo anno sono i più bassi mai registrati dall’inizio della valutazione nel 1994. Inoltre, ogni singolo stato ha riscontrato carenze di insegnanti in almeno una materia nel 2022. Sebbene molti di questi problemi siano iniziati prima del COVID-19, non si può negare che la pandemia abbia interrotto o invertito i progressi accademici dei bambini in tutto il paese. Il NAEP ha mostrato che sia per gli studenti di quarta che di terza media, i punteggi in lettura sono diminuiti in almeno 30 stati e giurisdizioni e i punteggi in matematica sono diminuiti quasi ovunque dal 2019 al 2022.

La scelta dell’istituto è fondamentale?

Secondo i reports, sì. Pertanto una parte della soluzione prevista verrà dall’ampliamento della gamma di opzioni che le famiglie hanno nella scelta delle scuole. Il campanello d’allarme del NAEP mostra che un approccio didattico e formativo unico per tutti non funziona per tutti gli studenti. I programmi di scelta della scuola significano che gli studenti non sono costretti a frequentare una scuola pubblica distrettuale in base all’indirizzo di casa. Invece, forniscono ai genitori fondi che possono essere utilizzati per un’ampia gamma di opzioni, comprese scuole private laiche o religiose e istituti charter, ovvero finanziate con fondi pubblici che hanno una maggiore autonomia. La scelta della scuola consente a tutti gli studenti, indipendentemente dall’estrapolazione economica dell’individuo, di ottenere un’istruzione che corrisponda alle loro esigenze e ai loro interessi. Forse l’aspetto più preoccupante è il modo in cui la pandemia ha peggiorato le lacune già esistenti nei risultati. I ricercatori della Stanford University hanno condotto un’analisi distretto per distretto dei risultati NAEP e hanno scoperto che gli studenti dei distretti scolastici e delle comunità a basso reddito hanno subito le maggiori perdite di apprendimento.

Andrea Maggi

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