I punti chiave dell’agenda dell’attuale presidenza Biden, in materia di reciprocità, diritti ed inclusione facevano riferimento ad un ricollocamento attentamente monitorato della popolazione con disabilità; sovvenzioni più elevate, programmi educativi e professionali volti a limitare i fenomeni di isolamento. I recenti dati, relativi al complesso ambiente scolastico del paese, pubblico e privato, con crisi aperte a macchia di leopardo in materia di finanziamenti diretti, fotografano un paese che ancora lotta per affermare i diritti della popolazione studentesca con bisogni educativi speciali, diversamente abile o con disturbi di natura comportamentale. Al riconoscimento dello stato dell’individuo spesso non segue il monitoraggio programmato per le categorie in oggetto, le quali sono costrette a rivolgersi ad istituti scolastici privati, convenzionati dedicati all’accoglienza specifica per studenti con disabilità. I meno abbienti, dato l’incremento delle rette scolastiche registrato nello scorso biennio, sono costretti ad abbandonare prematuramente gli studi, favorendo quei fenomeni dispersivi che tanto spaventano le autorità degli Stati Federati ove si registrano dati particolarmente critici, affini ad una situazione socio-economica assai complessa /riferimento a Texas, Arizona, Mississippi).
Le scuole pubbliche K-12 negli Stati Uniti istruiscono circa 7,3 milioni di studenti con disabilità, un numero che è cresciuto negli ultimi decenni. Gli studenti disabili di età compresa tra 3 e 21 anni sono serviti ai sensi della legge federale sull’educazione degli individui con disabilità (IDEA), che garantisce loro il diritto all’istruzione pubblica gratuita e servizi educativi speciali adeguati. Il numero di studenti che ricevono servizi di istruzione speciale è temporaneamente diminuito durante la pandemia di COVID-19, il primo calo in un decennio. Tra gli anni scolastici 2019-20 e 2020-21, il numero di studenti che ricevono servizi di istruzione speciale è diminuito dell’1%, da 7,3 milioni a 7,2 milioni. Questo è stato il primo calo anno dopo anno delle iscrizioni all’istruzione speciale dal 2011-12. Mentre le iscrizioni presso gli istituti speciali sono tornate ai livelli pre-pandemia nell’anno scolastico 2021-22, le iscrizioni complessive alla scuola pubblica sono rimaste invariate. Queste tendenze di iscrizione possono riflettere alcune delle difficoltà di apprendimento e dei problemi di salute che gli studenti con disabilità e le loro famiglie hanno dovuto affrontare durante l’apice della pandemia di COVID-19, che ha limitato o sospeso i servizi di istruzione speciale in molti distretti scolastici. Le problematiche sono relative anche al reperimento di personale specializzato ed adeguato. Durante l’anno scolastico 2020-21, il 40% delle scuole pubbliche che avevano un posto vacante per l’insegnamento dell’istruzione dei ragazzi con DSA e diversamente abili ha riferito di aver trovato molto difficile coprire la posizione o di non essere stato in grado di farlo per un periodo superiore ai 6 mesi. Lingue straniere (43%) e scienze motorie e sportive (37%) erano le uniche discipline con quote altrettanto elevate di posti vacanti di insegnamento difficili da coprire nelle scuole pubbliche che ricercavano docenti specializzati. Mentre la pandemia di COVID-19 ha richiamato l’attenzione su una gnerale carenza di insegnanti a livello nazionale, i posti vacanti per l’istruzione speciale sono stati a lungo scoperti per carenza di personale.
Il tipo più comune di disabilità per gli studenti dalla scuola materna fino al 12° anno riguarda “disturbi specifici dell’apprendimento”, come la dislessia. Nel 2021-22, circa un terzo degli studenti (32%) che ricevevano servizi nell’ambito di IDEA presentava un disturbo specifico dell’apprendimento. Circa il 19% presentava disturbi del linguaggio, mentre il 15% presentava problemi di salute cronici o acuti che influivano negativamente sul rendimento scolastico. I problemi di salute cronici o acuti includono disturbi come malattie cardiache, asma, anemia falciforme, epilessia, leucemia e diabete. In Italia, per via del provvedimento normativo n. 170 del 2010 i ragazzi e le ragazze affetti da disabilità e DSA sono aumentati considerevolmente tra i banchi. Nell’anno scolastico 2021-2022 erano 316mila gli alunni con disabilità, il 3,8% degli iscritti. Il provvedimento appena menzionato riconosce alcuni disturbi assimilabili a specifici per l’apprendimento, come dislessia, disgrafia, discalculia: il MIUS, attraverso la norma in oggetto, si è impegnato in una battaglia decennale di riconoscimento di tali disturbi che interessano oltre il 4 % della popolazione scolastica. La Legge 8 ottobre 2010 n. 170 infatti riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, denominati ” DSA”, favorendo dalla sua applicazione un aumento considerevole, in termini di riconoscimento, dei soggetti affetti da tali disturbi tra i banchi di scuola.
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