Queste parole sono inserite all’interno di un appello riguardante il prossimo sciopero generale del 18 ottobre 2013, a poco più di un mese dall’inizio delle lezioni. In questo appello tra le altre cose si dice: “i lavoratori fanno fatica ad avere una visione completa di quello che sta succedendo nel nostro comparto, presi di mira da una campagna strumentale di disinformazione. Chiedono di continuo unità alle forze sindacali, spesso senza avere presente le responsabilità delle organizzazioni sindacali ‘maggioritarie per legge’ e il furto di democrazia che queste operano quotidianamente sui posti di lavori nei confronti di tutti i lavoratori, ai quali hanno espropriato il diritto di assemblea così come la possibilità di indire le elezioni delle RSU e, soprattutto, la possibilità di avere propri rappresentanti a tutti i livelli di contrattazione. Meno ancora sono conosciute tutte le loro connivenze direttamente sul piano economico in primis nei fondi pensione”. Lo stesso appello si conclude dicendo che lo sciopero generale del 18 ottobre 2013, nel contesto di generale instabilità politica, che non ferma con l’attuazione del Fiscal Compact e relative “Revisioni di Spesa” l’attacco al mondo del lavoro, assume un importante valore generale e nel contempo speciale per la Scuola..
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